Paese in lutto per Alessandro Trovatelli, il ricordo dell’amico: «Buono e responsabile»
Il giovane: «Quello che è successo sabato notte ce lo porteremo dentro per sempre...»
PISTOIA. La fine assurda di un ragazzo normale, che ha trovato la morte proprio all’interno di quell’automobile che amava così tanto. Così si può definire l’incidente che la notte tra sabato e domenica (25 maggio) è costato la vita ad Alessandro Trovatelli, il grafico pubblicitario di 20 anni morto nello scontro frontale che ha disintegrato la sua Fiat Punto in via Selva ad Agliana. Ormai mancavano pochi minuti e sarebbe arrivato a casa, in via Vitali a Badia a Pacciana, dove lo aspettavano il babbo Fabrizio, la mamma Marianna e la sorella Irene.
Il ricordo le parole
«Alessandro era molto attaccato alla sua auto – dice un giovane che ha da poco portato il suo abbraccio alla famiglia dell’amico scomparso – tanto da non riuscire a vederla sporca. La strada che porta a casa sua infatti è semisterrata e questo era per lui un cruccio grandissimo. D’inverno stava sempre attento a non passare sopra le pozze d’acqua e di fango e d’estate andava pianissimo proprio per non prendere troppa polvere. Portava spesso la macchina a lavare, lucidava non solo la carrozzeria ma anche l’abitacolo». Un ragazzo che dava quindi importanza a quello che passo passo stava riuscendo a costruire, facendo tanti sacrifici per non pesare troppo sulla sua famiglia.
«La sua Fiat Punto era per lui un piccolo regno con le ruote – dice ancora l’amico – anche se in cuor suo già pensava di poterla sostituire con una più nuova. Aspettava di ingranare di più col lavoro. Si stava già guardando attorno ma ancora non aveva trovato l’auto dei suoi sogni». Il corpo di Alessandro non è ancora stato liberato dalla procura, in attesa dell’esame esterno chiesto in luogo dell’autopsia. Dopodiché la salma sarà liberata per il funerale.
«Quello che è successo sabato notte – conclude l’amico prima di riprendere a guidare sulla strada polverosa – ce lo porteremo dentro per sempre. Alessandro era un ragazzo buono e molto responsabile. Non faceva mai salire in macchina più persone di quante non ne potesse portare, e guidava piano».
Intanto le indagini sull’accaduto stanno cercando di appurare la verità sui fatti, mentre l’amica (anche lei 20enne) che era con lui è ancora ricoverata in prognosi riservata a Careggi. Gli inquirenti stanno cercando di capire come siano andate le cose fra la Fiat Punto guidata da Alessandro, in direzione Ferruccia, e la Dr bianca guidato da un trentaquattrenne della zona, che andava verso Agliana. Il 34enne è indagato per omicidio stradale, potrebbe essere stato lui a invadere l’altra corsia. La procura attende i risultati dei test effettuati, ma l’uomo, fermatosi subito (praticamente incolume) dopo lo scontro anche per accertarsi delle condizioni delle altre persone coinvolte, almeno visivamente non sarebbe parso ubriaco alle forze dell’ordine. Sulla dinamica sarà importante anche la testimonianza delle ragazze che erano a bordo della Lancia Y incolonnata dietro la Punto di Alessandro, che per evitare il peggio sono finite nel fossato non facendosi niente di grave. Di certo c’è che a Badia a Pacciana è scesa una pesante cappa di sconforto e di tristezza, che impedisce ai più di parlare. I trattori carichi di piante ondeggiano fra le strette stradine di campagna. «Non suonate al campanello della famiglia – dice un’anziana vicina – sono distrutti».
Il bellissimo casale di campagna dove abita la famiglia Trovatelli sembra già aver perso parte del suo splendore. Come se sapesse che l’estate che sta per iniziare è già finita per sempre.
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