Compiono quarant’anni i volontari del soccorso sulle piste di Abetone
Giani: «Una garanzia di solidarietà e sicurezza»
ABETONE. «I gambali di adesso non sono come quelli di una volta. All’inizio mettevamo tre stecche di legno alla gamba dell’infortunato, legate con un nastro, e bloccavamo tutto con un cerotto. Le comunicazioni avvenivano attraverso un telefono fissato al muro, ci chiamavano gli impiantisti per dirci che si era fatto male uno sciatore su una pista».
Chi parla è Walter Valeri, storico soccorritore sulle piste di Abetone, con sulle spalle 42 anni di esperienza. Erano i primissimi anni Ottanta quando iniziò. I veri pionieri del soccorso sulle piste ad Abetone furono però Niccolò Marsella, Daniele Disorco, Mario Librando ed Enrico Catellacci. E sabato sera, la loro iniziativa, diventata nel tempo un’associazione di volontariato vera e propria, ha spento le sue prime 40 candeline, poste su una torta immaginaria fatta di solidarietà e amore per la montagna.
Sono quattro decenni che esiste l’Avssat (Associazione volontari soccorso sci Appennino toscano) presieduta da Fabrizio Calviani, che da poco è stato nominato anche direttore delle piste abetonesi. Fu suo padre Dante Calviani, da radioamatore, a introdurre le ricetrasmittenti, che semplificarono molto gli interventi dei soccorritori, arrivati ad essere già una trentina. Poi, il 4 novembre 1985, la svolta, con la creazione dell’associazione.
La festa di sabato ha avuto tre momenti. Il primo, in sala consiliare, in cu è stata ripercorsa la storia dell’Avssat davanti a tante persone.
«Quarant’anni di storia – ha detto Fabrizio Calviani – Iniziati con l’attività di soccorso sanitario. Ma poi siamo diventati molto di più. Oggi siamo anche un anello di congiunzione con le amministrazioni comunali, perché organizziamo mercatini di Natale, presepi, il Babbo Natale ed altro. D’estate assicuriamo il servizio alle attività sportive. Cerchiamo di essere qualcosa di più del solo soccorso in pista».
Giampiero Danti e Rolando Galli, della Società Abetone Funivie, hanno sottolineato l’importanza di questa associazione per la sicurezza sulle piste, convinti che sia difficile che esista una realtà come l’Avssat nelle altre stazioni sciistiche.
Un saluto è stato portato anche dal presidente della Regione Eugenio Giani, che ha sottolineato come l’associazione riesca «a garantire sulle piste quell’azione di solidarietà e tutela sul piano della sicurezza».
Calviani ha sottolineato come sia cambiato la metodologia del soccorso in questi quarant’anni e l’importanza della formazione dei giovani. Attualmente l’associazione ha 300 iscritti, 50 volontari attivi, due cingolati, una motoslitta e un massaggiatore cardiaco automatico Lucas. Nella stagione appena conclusa gli interventi di soccorso sono stati 450.
Enrico Fragiacomo è il vice presidente, Andreas Tammone e Lorenzo Orlandi i conssiglieri.
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