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Pistoia, auditorium chiuso, 1.500 persone non potranno più fare sport: la polemica e le possibili soluzioni

L’esterno dell’Auditorium di via Panconi (foto Nucci)
L’esterno dell’Auditorium di via Panconi (foto Nucci)

L’Olympia Basket Montale: «Una tegola sulla nostra attività»

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PISTOIA. Per le società sportive che fanno base all’auditorium di via Panconi è iniziata da qualche giorno una “traversata nel deserto” che potrebbe durare anche molti mesi. La chiusura temporanea dell'impianto disposta in seguito a una segnalazione dell’Asl Centro dalla Provincia di Pistoia, che ha la proprietà, ha messo in ginocchio una buona fetta dell’associazionismo sportivo pistoiese, a cui vanno a sommarsi gli studenti dei numerosi istituti del polo scolastico di viale Adua e non solo.
I penalizzati
In tutto, circa 1500 persone costrette a desistere dal fare attività sportiva oppure a traslochi forzati anche in luoghi per loro difficilmente raggiungibili. Questo è quanto accadrà a breve all'Olympia basket di Montale, società dilettantistica affiliata alla Uisp che, da un momento all'altro, si trova in pratica senza un vero e proprio punto di riferimento. «Per noi la chiusura dell'auditorium è una tegola sulla testa – dice il presidente del club biancoazzurro Jonatan Motta – la Uisp fortunatamente ci ha già promesso il suo supporto, offrendosi di reperire le palestre dove potremo continuare a disputare le partite di campionato. Il nostro problema saranno però gli allenamenti perché, nella nostra zona, difficilmente riusciremo a trovare spazi disponibili».
I timori
A preoccupare comunque maggiormente le società sportive è il timore che la struttura resti chiusa per molto tempo. «Già da alcuni giorni – spiega il presidente della Provincia Luca Marmo – il nostro architetto sta eseguendo una ricognizione accurata a tutto l'impianto per verificarne le criticità. Quando avrà terminato, produrrà una relazione tecnica che in pratica ci indicherà che strada seguire. A oggi non me la sento quindi di azzardare delle tempistiche, né per un eventuale inizio lavori né per una riapertura, tutto è legato allo stato reale dell'impianto che emergerà a ricognizione conclusa». Sulla stessa lunghezza d'onda è quanto afferma il consigliere provinciale delegato all'edilizia scolastica Gabriele Giacomelli: «Capisco lo stato d'animo delle società sportive coinvolte ma non si possono azzardare previsioni – afferma – dico soltanto che la Provincia stava già pianificando alcuni interventi all'auditorium che sarebbero stati effettuati a breve e compatibilmente con la situazione del nostro bilancio».
La polemica politica
A tuonare dai banchi dell’opposizione è Francesca Capecchi, consigliera di Provincia per tutti (Fratelli d'Italia). «Riteniamo che la gestione dell'intera vicenda sia estremamente approssimativa. Non si è data a suo tempo giusta importanza alle problematiche dell'auditorium, sottovalutandole completamente. Inoltre, era stato annunciato dalla stessa Provincia che, durante le vacanza di Natale, avrebbe provveduto di sua iniziativa a realizzare a una serie di lavori che avrebbero consentito alla struttura di essere idonea alla riapertura delle scuole. In virtù di questo grandissimo disagio noi chiediamo quindi che la Provincia individui al più presto una o più strutture alternative, che possano essere messe a disposizione di tutte quelle realtà rimaste senza uno spazio idoneo dove praticare la loro attività». A prescindere dall'emergenza attuale, a preoccupare l'opposizione è il futuro stesso della palestra. «Chiediamo che la Provincia chiarisca una volta per tutte quali sono le sue intenzioni sull'auditorium visto che nel piano triennale degli investimenti non ce ne sono per questa struttura», conclude.

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