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Sequestrata una tonnellata di gas per attività industriali: scatta la denuncia per due aziende

di Tiziana Gori
Sequestrata una tonnellata di gas per attività industriali: scatta la denuncia per due aziende

Il comandante dei carabinieri forestali di Pistoia, Fernando Baldi: «Un mercato nero per i minori costi»

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PISTOIA. I carabinieri del Nipaf (Nucleo investigativo polizia ambientale e forestale) di Pistoia, coordinati dal tenente colonnello Fernando Baldi, coadiuvati dalle Stazioni forestali di Pistoia e Pescia, hanno scoperto e posto sotto sequestro una tonnellata di gas refrigeranti e pericolosi per l’ambiente: 20 le aziende controllate tra Pistoia e Prato, due le persone denunciate per gestione illecita di rifiuti pericolosi, nel Pistoiese. In più sono state emesse sanzioni amministrative per 70mila euro per violazione delle norme in materia di provenienza ed etichettatura.

Ma cosa sono gli F-Gas? Si chiamano gas fluorurati e sono una famiglia di gas artificiali usati in una vasta gamma di attività industriali, come i refrigeranti nel settore della refrigerazione, il condizionamento dell’aria o delle pompe di calore. Se ne fa uso nel settore della farmaceutica e dell’elettronica. L’operazione dei carabinieri forestali è stata indirizzata al commercio illegale di questi tipi di gas, non più utilizzabili secondo le normative europee. L’attività di accertamento, svolta principalmente a Pistoia e Prato (cui si aggiungono alcune verifiche condotte nelle province di Milano e Reggio Calabria) fa seguito a una campagna di controllo indetta dal Ministero dell’Ambiente nell’agosto 2022, sul rispetto della normativa vigente in materia di F-Gas.

«Hanno– spiega il colonnello Baldi – potenti caratteristiche di gas serra, e la capacità di produrre riscaldamento globale 23mila volte superiore a quella dell’anidride carbonica». Il regolamento europeo n. 517/2014, recepito dal Governo italiano con il Dpr 146/2018, costituisce il riferimento normativo, stabilendo le azioni da adottare con l’obiettivo di ridurre le emissioni. Il Dl 163/19 definisce la disciplina sanzionatoria.

Alla campagna di controllo chiesta dal Ministero i carabinieri forestali di Pistoia hanno risposto con una ventina controlli. Sono statisottoposti ad accertamento rivenditori, commercianti e operatori che, disponendo di quote limitate, potrebbero reperire gas fluorurati a effetto serra sul mercato nero.

È stata sequestrata - complessivamente - una tonnellata di F-Gas di provenienza illecita. Per quanto riguarda i rivenditori di apparecchiature contenenti F-Gas sono due le persone denunciate (entrambe in provincia di Pistoia) e ci sono indagini in corso per il reato di importazione illegale. Tra le aziende che si occupano di assistenza e manutenzione di apparecchiature contenenti F-Gas sono state emesse 21 sanzioni amministrative per un totale di 70mila euro (per violazione norme di etichettatura, certificazione,e banca dati).

«I sequestri – spiega il colonnello Baldi – sono stati una conseguenza del fatto che queste bombole non avevano un’etichettatura che ne dichiarasse la provenienza e nemmeno il tipo di gas contenuto all’interno. Gli installatori non sapevano da dove provenisse il prodotto». Le indagini hanno portato alla scoperta di un mercato parallelo dall’Est di gas irregolari, non certificati. Perché si usano questi prodotti? «Per i minori costi – risponde Baldi – Il prodotto è scadente, altamente inquinante, 23mila volte più inquinante della CO2».

Un invito agli utilizzatori finali: «Rivolgetevi ad aziende certificate, con personale specializzato».

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