Rifiuti a Pistoia, ecco le nuove tariffe: arriva la stangata sui ristoranti
Aumenta per tutte le categorie, domestiche e non, la parte variabile della Tari. Alia chiede oltre 22 milioni di euro per il servizio: oggi prevista l’approvazione
PISTOIA. Non è proprio una riunione irrilevante quella in programma oggi (dalle 15) del consiglio comunale di Pistoia. Perché all’ordine del giorno c’è l’approvazione di due documenti che cambieranno non poco la vita (e soprattutto il portafogli) di cittadini e imprese nel corso di quest’anno: si tratta del Regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti e della determinazione delle tariffe Tari per quest’anno.
Come Il Tirreno ha già anticipato nei giorni scorsi, si prevede un aumento per famiglie e attività nei prossimi mesi. Un vero salasso, come dimostra la grafica che pubblichiamo in questa pagina.
Perché se rispetto allo scorso anno da una parte diminuisce per tutte le categorie l’importo della tariffa sulla parte fissa (calcolata in euro a metro quadrato), al contrario c’è un incremento della tariffa sulla parte variabile, l’importo che in sostanza ha il maggior peso sul calcolo della bolletta che i contribuenti dovranno andare pagare.
Il Comune di Pistoia - con l’assessora al bilancio Margherita Semplici - non ha nascosto il ritocco al rialzo della gabella sull’immondizia. Questo perché è cresciuta la cifra da pagare per avvalersi dei servizi di Alia Spa: il gestore dei servizi ambientali della Toscana centrale ha chiesto infatti 22 milioni e 64mila euro, mentre nel 2022 la spesa affrontata è stata di 19 milioni e 800mila euro.
E dunque la tariffa per le utenze domestiche sarà aumentata del 4,5%, mentre quella per le attività commerciali e produttive schizzerà in alto del 19%. Nulla di buono sotto il sole, dunque.
Qualsiasi categoria chiamata a pagare la Tari soffre degli aumenti che oggi il consiglio comunale renderà effettivi. Per esempio le aziende florovivaistiche saranno costrette a sborsare oltre 90 centesimi in più di euro sulla parte variabile della tariffa; i musei, le scuole e le chiese sessanta centesimi; distributori di carburanti e impianti sportivi ottanta centesimi; persino l’ospedale un euro e settanta cent.
Salasso vero per ristoranti, pizzerie e pub: ben 10 euro in più sulla parte variabile della Tari. Non va meglio, anzi, per le attività di ortofrutta, rivendite di fiori e piante, pescherie e pizza al taglio: sconto di 2 euro al metro quadrato sulla parte fissa, ma ritocco di undici euro su quella variabile. Pesi e maggiori contrappesi per far tornare i conti, sempre più salati per le spese sostenute da Alia in riferimento alla sostituzione di tutti i cassonetti dei rifiuti della città, con l’introduzione di quelli moderni che però ancora non funzionano con la chiavetta elettronica, e soprattutto per l’assenza in Toscana di impianti di recupero dei rifiuti che provengono dalla raccolta differenziata e di impianti per la valorizzazione e lo smaltimento, questa è la giustificazione ricorrente.
Aumenti diffusi, si diceva. Per gli uffici e le agenzie altri 90 centesimi sulla parte variabile, per le banche ottanta centesimi, per i negozi di abbigliamento e le librerie oltre un euro. E ancora: bar e pasticcerie (sette euro in più), attività industriali (95 centesimi), attività artigianali (ottanta centesimi).
Visto il caro rifiuti, comunque, il Comune ha istituito un fondo di 180mila euro (che può arrivare a 200mila) per aiutare le famiglie in difficoltà economica. Previsti sconti totali (ne hanno beneficiato 95 famiglie pistoiesi), riduzioni dell’80% per chi ha un Isee fino a 4mila euro (275 famiglie hanno ricevuto questo sgravio), del 60% con Isee tra 4mila e 6mila euro (260 nuclei familiari) e del 40% con Isee tra 6mila e 8mila euro (241 famiglie).