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Quarrata, prende a pugni la moglie e le frattura il setto nasale
Marito violento cacciato d’urgenza di casa dai carabinieri del Norm e denunciato per lesioni e maltrattamenti
QUARRATA. Come ormai da due o tre anni a questa parte, è rientrato in casa a notte fatta, ubriaco. E subito a cominciato a inveire contro la moglie. Per poi passare dalle parole ai fatti. Prima i pugni sulla schiena, poi in pieno volto, violenti a tal punto da spezzarle le ossa del naso. E quando i carabinieri, avvertiti dalla madre della donna, a cui quest’ultima aveva telefonato disperata, si sono resi conto della situazione e della gravità delle ferite, non hanno avuto dubbi: avuta telefonicamente l’autorizzazione dal pm di turno in procura, di loro iniziativa hanno adottato, come previsto dal codice in caso di pericolo, la misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla moglie. Lesioni personali dolose e maltrattamenti in famiglia i reati contestati all’uomo, 33 anni, di nazionalità ucraina ma che da tempo vive a Quarrata con la moglie e due figli piccoli.
La richiesta di aiuto al 112 è arrivata attorno alle tre del mattino e quando i carabinieri del nucleo radiomobile sono entrati nell’abitazione hanno subito visto la donna con il volto pieno di sangue, sia per la ferita che aveva a un sopracciglio che per il naso rotto, oltre che sotto choc. L’uomo invece sembrava tranquillo, anche se si muoveva con un’andatura barcollante e puzzava di alcol.
La donna ha raccontato loro ciò che era accaduto poco prima e anche che simili episodi, mai denunciati, erano già avvenuti in passato, all’incirca dal 2020, da quando lei aveva scoperto che il marito aveva una relazione e, quindi, il matrimonio aveva iniziato a sgretolarsi.
Fatto sta – ha spiegato – che attorno a mezzanotte e mezzo il marito era rincasato ancora una volta ubriaco e subito era iniziata una lite per motivi di gelosia. Poi degenerata, con l’uomo che ha iniziato a colpirla con i pugni su tutte le parti del corpo, oltretutto davanti alla figlioletta di pochissimi anni. Ancora evidenti, in camera da letto, le tracce dell’aggressione, con una sedia spaccata e chiazze di sangue sul pavimento. Dopo l’aggressione, terrorizzata, la donna non aveva trovato neppure il coraggio di chiamare le forze dell’ordine, ma aveva telefonato alla madre.
Rese le prime sommarie dichiarazioni, la donna è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso, dove le hanno riscontrato la frattura scomposta del naso, dimettendola poi con una prognosi iniziale di 25 giorni.
Come detto, i carabinieri hanno deciso di adottare la misura dell’allontanamento per il rischio che l’uomo potesse reiterare i reati a lui contestati e ritenendo che l’incolumità e la vita stessa della moglie corressero un concreto pericolo. Tesi pienamente condivisa il giorno successivo dal giudice delle indagini preliminari che ha convalidato il provvedimento e applicato al 33enne ucraino (difeso d’ufficio dall’avvocato Ilaria Innocenti)la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con l’obbligo di non avvicinarsi alla moglie, anche ne caso di incontri occasionali.