Il Premio La Pira alla leader dell’opposizione a Lukashenko
Sviatlana Tsikhanouskaya tra le quattro personalità scelte dal Centro Donati Con lei il presidente di Amnesty, il musicista Pietro Morello e lo storico Formigoni
PISTOIA. Sviatlana Tsikhanouskaya, insegnante di 39 anni, è la leader dell’opposizione al dittatore della Bielorussia Alexander Lukashenko, che l’ha sconfitta in una elezione la cui regolarità è stata contestata a livello internazionale, tanto che la donna è stata poi costretta a fuggire dal suo paese.
Sarà lei, oggi alle 15,30 a Palazzo di Giano, una delle ospiti principali del “Premio per la pace e la solidarietà”, che il Centro Donati attribuisce ogni anno nel nome di Giorgio La Pira. Una prestigiosa iniziativa che, dopo due anni di sospensione causa Covid, torna con la sua trentanovesima edizione.
Particolarmente tempestiva, la scelta del Centro Donati, visto che la drammatica crisi umanitaria con migliaia di migranti intrappolati al confine tra Bielorussia e Polonia ha rimesso in questi giorni Lukashenko e il suo paese sotto i riflettori dell’opinione pubblica internazionale.
Figure di primo piano anche gli altri premiati. Come il presidente di Amnesty International Italia Emanuele Russo. O il «musicista solidale» Pietro Morello, impegnato da anni in iniziative di musicoterapia negli ospedali infantili e nelle missioni umanitarie a cui partecipa. O, ancora, Guido Formigoni, docente di storia all’Università Iulm di Milano e autore di numerose pubblicazioni sull’esperienza sociale e politica dei cattolici italiani.
Quest’anno la tradizionale manifestazione, ideata e condotta fino al 2018 da Giancarlo Niccolai e ora dal nipote Francesco, si presenta con una novità: in Sala maggiore i quattro vincitori del premio daranno vita ad un dibattito sul tema “Una finestra sui diritti umani”, con possibilità per il pubblico di intervenire. Inoltre l’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina web del Centro Donati.
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