“Pistoia che resiste” circonda il Comune e piazza del Duomo
Oltre trecento alla manifestazione in contemporanea con tante altre città d’Italia per protestare contro il Governo e la politica del pugno duro sull’immigrazione
Una catena umana, mano nella mano, a circondare il Palazzo Comunale. E poi un grande cerchio in piazza del Duomo, a «ricordare che esiste un’Italia che resiste». In 300, sabato 2 gennaio, nonostante la pioggia e il freddo, anche la Pistoia hanno risposto all’appello lanciato con la manifestazione “L’Italia che resiste”, che si è svolta in contemporanea in molte altre città per manifestare contro il Governo e la politica del pugno duro contro l’immigrazione. Come l’entrata in vigore del decreto Salvini, il dispositivo che per i richiedenti asilo cancella la possibilità di ottenere il permesso umanitario della durata di due anni (sostituito con un’altra tipologia di permesso della durata di anno), e per coloro che lo hanno ricevuto in precedenza, e di conseguenza escono dal Cas, non può più accedere alla seconda fase di accoglienza degli Sprar.
In piazza, oltre ad associazioni, movimenti e partiti di centro sinistra, anche diversi operatori dei Centri di accoglienza di Pistoia e richiedenti asilo ospiti dei Cas. «Siamo qui – spiega Donata Carradori, coordinatrice dell’attività di accoglienza della cooperativa Gruppo Incontro – perché in questa fase molto incerta c’è in gioco il futuro di molti dei ragazzi che accogliamo, nonostante l’importante processo di integrazione che hanno compiuto. Purtroppo, chi riceverà un diniego in maniera definitiva diventerà clandestino. Per non parlare del fatto che con l’introduzione del decreto Salvini i richiedenti asilo non si potranno più iscrivere all’anagrafe del Comune e richiedere la residenza, perdendo anche molti altri diritti, come l’accesso ai voucher per la formazione».
«Restiamo umani» è il grido che si alza dalla lunga catena di persone che si è snodata intorno a Palazzo di Giano con uno striscione colorato, qualche cartello bagnato e le bandiere sotto gli ombrelli. E durante la manifestazione l’associazione Palomar lancia un appello alla città per i diritti, l’accoglienza e la comunità tra diversi. L’obiettivo è dare vita a un osservatorio per i diritti umani che monitori la situazione locale e sia capace di intervenire a tutela dei più deboli, contro ogni discriminazione, e chiamare i soggetti della rappresentanza economica e sociale a contribuire alla costruzione della convivenza.
Alla manifestazione di ieri hanno aderito: ANPI Comitato Provinciale di Pistoia, ARCI Pistoia, CGIL Pistoia, Libera Pistoia, Officina Pistoia, Palomar Pistoia, L’Acqua Cheta, Rete 13 Febbraio Pistoia, San Martino De Porres, CNGEI Sezione di Pistoia – Scout laici, PD Pistoia, Possibile – Pistoia, P. R. C– Pistoia, Sinistra Italiana Pistoia, Diem25 Pistoia, Sinistra per Pistoia, Articolo 1– MDP Pistoia e LeU Pistoia. –