Rischio amianto, niente più acqua del rubinetto a scuola
Lettera di messa in mora delle istituzioni in vista della ripresa dell’attività all’istituto Sestini. «Principio di precauzione»
AGLIANA. Porta la data del 7 settembre la lettera di messa in mora inviata al sindaco di Agliana, al ministero dell'Istruzione (Ufficio scolastico regionale Toscana), al presidente della Regione e al dirigente scolastico dell'Istituto Sestini di Agliana, firmata da Gianfranco Ciulli per il Coordinamento dei comitati per la salute della Piana di Prato e Pistoia, e da Elsabeth Failla per il Comitato di genitori Proteggiamo il Futuro. Con il documento, predisposto dagli avvocati Ezio Bonanni del Foro di Roma e Saverio Rossi del Foro di Firenze, i comitati tornano a richiamare l'attenzione sul rischio amianto per gli abitanti della Piana tra Prato e Pistoia e per coloro che frequentano le scuole di Agliana, invocando l'applicazione del principio di precauzione di fronte alla presenza di fibre di amianto nell'acqua.
«Il principio di precauzione – si legge nel testo – norma di diritto comunitario (art.191 tfue), è ormai anche una nota di diritto interno, e impone che, in ogni caso, qualsiasi fonte di rischio, anche nell'incertezza, deve essere rimossa. Quindi, anche se ci fossero ancora dubbi sulla pericolosità delle fibre di amianto, in ogni caso sarebbe necessario un intervento per rimuovere il rischio alla radice, anche tenendo presente il parere reso dall'Ordine dei medici di Pistoia, in data 10/03/2016, con il protocollo n. 538, che recita: “l'amianto è un cancerogeno certo... e che bisognerebbe applicare il principio di precauzione (art. 191 UE)”». Nella lettera si fa riferimento anche agli esiti di recenti analisi sull'acqua di Agliana, studi e correlazioni con patologie.
«Questa difesa – si legge nelle conclusioni – non può che insistere affinché gli enti in intestazione (Ministero dell'Istruzione - Ufficio scolastico regionale Toscana, presidente della Regione Toscana, dirigente scolastico dell'Istituto Sestini di Agliana, sindaco di Agliana e, per conoscenza, Ordine dei medici di Pistoia, ndr), ognuno per le relative competenze, agiscano nei modi e termini di legge, volendo comunque rendere riscontro alla presente con l'indicazione delle concrete attività poste in essere al fine di preservare la salute pubblica e l'ambiente».
Si tratta di un ulteriore capitolo nel braccio di ferro instaurato da tempo tra comitati e amministrazione comunale di Agliana, che ha coinvolto anche i vertici dell'Istituto Sestini. Uno scontro in cui i comitati hanno chiesto e chiedono sia la sostituzione delle vecchie condotte in cemento-amianto, che la sospensione definitiva del progetto “Acqua del sindaco”, che prevede la somministrazione di acqua del rubinetto nelle mense delle scuole di Agliana. «Insistiamo nel dire – spiega Elisabeth Failla (Proteggiamo il futuro) – che non viene applicato il principio di precauzione ed abbiamo deciso di portare avanti questa iniziativa anche in vista della riapertura delle scuole».
L'avvocato Saverio Rossi, che assiste i comitati, ha intanto annunciato per le prossime ore un comunicato sulla vicenda con un intervento dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona).
Sono circa due anni che il tema delle condotte in cemento-amianto nei Comuni della provincia di Pistoia e in molte altre parti della Toscana è al centro del dibattito pubblico. Ad Agliana, nel novembre del 2014, l'assessore alle Partecipate, Valentina Noligni, dichiarò in consiglio comunale che nel territorio comunale circa il 26% della rete idrica, 22 chilometri di tubature, era in cemento-amianto.
Tommaso Artioli