Il Tirreno

Pistoia

trasporti pubblici

Copit mette in vendita la sede per saldare i debiti

Fabio Calamati
La sede del Copit in via Pacini a Pistoia
La sede del Copit in via Pacini a Pistoia

Lo storico palazzo di via Pacini, a Pistoia, ha un valore di mercato di circa 3,6 milioni di euro. Sulla situazione patrimoniale pesano i maxi-mutui accesi negli anni con le banche

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PISTOIA. Si torna a parlare di vendita per la sede direzionale del Copit, il palazzo storico di via Pacini 47 dove hanno sede gli uffici dell'azienda di trasporto pubblico. La scelta sarebbe obbligata per abbattere in modo consistente la montagna di debiti che grava sui conti dell’azienda guidata da Antonio Di Zanni, che dopo anni molto difficili è riuscita finalmente a riportare i conti in sostanziale pareggio.

Ma se il bilancio corrente sorride (e il Copit è una eccezione, nel panorama toscano delle aziende di trasporto pubblico), così non è per la situazione patrimoniale, dove pesano gli esercizi degli anni scorsi, prima dell'ingresso in azienda di Di Zanni.

In particolare il maximutuo da 7,7 milioni, contratto con un pool di banche guidato da Banca Etruria, che pesa per 870.000 euro l'anno di rimborsi. Nel 2013 il Copit ha ottenuto una moratoria ed ha pagato solo gli interessi, ma da ottobre la moratoria è scaduta.

Oltre a questo, c'è un altro mutuo, da un milione di euro, contratto con la Caripit, il che porta il debito totale a 8,7 milioni. E poi ci sono i nuovi prestiti che il Copit ha dovuto contrarre per acquistare nuovi autobus: a gennaio ne arriveranno 10, 5 urbani e 5 extraurbani, cofinanziati per il 55% dalla Regione, ma che per il resto pesano sui conti dell'azienda.

E allora? Per alleggerire la situazione, il presidente Di Zanni - come ha ripetuto pochi giorni fa ai consiglieri comunali della commissione 1 - vede come unica possibilità la vendita della sede di via Pacini.

Il valore con cui l'immobile è registrato si aggira sui 3,6 milioni di euro, ma naturalmente occorre tener conto dell'andamento del mercato, che certo non è favorevole in questi anni. Ciò nonostante, il Copit ritiene di poter comunque fare un affare. Anche perché l'alternativa è lo strangolamento finanziario di un'azienda che ha bisogno di investire per poter fornire servizi all'altezza delle richieste.

C'è però un problema, che nei lavori in commissione è puntualmente emerso: Copit è ovviamente coinvolto nella gara regionale per l'assegnazione del servizio di trasporto locale per i prossimi anni. Copit - per inciso - si presenta in cordata con il consorzio Move, che riunisce le aziende di trasporti della Toscana centro-nord. Essendo impegnati in una gara pubblica, il patrimonio è bloccato. Il problema è che da oltre un anno il via alla gara regionale viene posticipato. Di recente l'assessore regionale Ceccarelli ha garantito una accelerazione: al Copit ci sperano proprio.

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