Uniser, Pagnini presidente di un consiglio tutto nuovo
Amministratore delegato sarà Lorenzo Gai. Nel cda anche Baldi, Landucci e Luca Lenzi per AnsaldoBreda. Nel futuro più spazio alla ricerca
Aria nuova per l’Uniser, il consorzio pubblico privato che si occupa della gestione del polo universitario pistoiese.
Alessandro Pagnini, 63 anni, pistoiese, docente di filosofia contemporanea all’Università di Firenze, è il nuovo presidente.
Lunedì scorso l’assemblea dei soci ha rinnovato il consiglio di amministrazione ed eletto il nuovo presidente, che così prende il posto di Giuseppe Totaro. Sul nome di Pagnini tutti i soci avevano maturato un accodo. Amministratore delegato sarà Lorenzo Gai, il rappresentante del Comune di Pistoia; gli altri membri del cda sono Letizia Baldi (designata dalla Provincia), Federica Landucci (espressione della Camera di commercio) e Luca Lenzi (proveniente da AnsaldoBreda). I cinque membri prendono il posto del precedente consiglio, che era formato da sei persone: oltre a Totaro, l’amministratore delegato Guglielmo Bonaccorsi, il vicepresidente Edoardo Fanucci, i consiglieri Iacopo Bernetti, Andrea Pepi e Carlo Stilli.
Come si vede, si tratta di un rinnovamento completo del gruppo dirigente dell’Uniser, con l’unica eccezione di Federica Landucci, che era però appena subentrata nel consiglio di amministrazione uscente.
I soci, lo ricordiamo, sono la Fondazione Caripit, la Provincia, il Comune, la Camera di commercio, l’Università di Firenze, il Comune di Quarrata, la Confcommercio, l’Associazione industriali, l’AnsaldoBreda. Proprio la presenza di un consigliere di amministrazione espressione dell’azienda ferroviaria è una novità che sottintende la volontà del gruppo di continuare a puntare sulla formazione legata al territorio di Pistoia.
Pagnini e il nuovo consiglio di amministrazione si troveranno di fronte a scelte importanti sul futuro del polo universitario pistoiese, dopo il “boom” dei primi anni legato all’espansione di corsi “gemelli” di quelli dell’Università di Firenze (leggi Economia e commercio) e le difficoltà degli anni successivi, con i tagli annunciati – ad esempio – al corso di scienze turistiche e l’arrivo mai concretizzatosi del corso di pianificazione della città e del territorio da Empoli. L’impressione – ancora tutta da verificare – è che comunque la gestione Pagnini segnerà una discontinuità, puntando sul polo universitario più come centro di ricerca che come insieme di corsi decentrati.