«Comune unico, occorre il referendum»

Sauro Romagnani
Adamo Bugelli, esponente della segreteria del Pd della montagna pistoiese
Adamo Bugelli, esponente della segreteria del Pd della montagna pistoiese

Il Pd mantiene vivo il dibattito rilanciando il coinvolgimento degli abitanti

03 settembre 2011
2 MINUTI DI LETTURA





 S.MARCELLO. Il Comune unico è stato al centro del dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico nella sala Baccarini, inserito nel quadro della Festa democratica provinciale itinerante. Il dibattito è tenuto da esponenti di rilievo del Pd, oltre il sindaco di Cutigliano, Carluccio Ceccarelli. La sala Baccarini non è gremitissima. «Il Pd con questa nuova proposta ha fatto una cosa importante e tempestiva» esordisce Adamo Bugelli in un lungo e corposo discorso introduttivo, nel corso del quale si dichiara a favore del Comune Unico e non fa mancare critiche negative all'attuale governo. Il consigliere regionale Gianfranco Venturi ricorda che il tema va oltre la destra e la sinistra. E' utile pertanto che le proposte di istituzione del Comune unico partano dal basso, dai comuni e dalle popolazioni interessare, con un referendum, peraltro previsto dalla legge, e non dall'alto. «E' necessario lanciare una proposta trasversale ma concreta» esordisce, Carluccio Ceccarelli, sindaco di Cutigliano e rappresentante di centro-destra e soprattutto sostenitore della prima ora del Comune unico. «Sono oltre venti anni che il tema è in discussione in montagna - prosegue - è dietro l'esperienza obbligatoria che facciamo sulla unione delle funzioni amministrative nei piccoli comuni che deve nascere una proposta concreta e operativa che veda coinvolti grandi strati di popolazione, del mondo produttivo, del volontariato. In Toscana già abbiamo diversi esempi di questo tipo. Dobbiamo considerare l'unione dei comuni come un passo propedeutico per giungere al Comune unico». «Sono d'accordo con Ceccarelli - esordisce Carla Strufaldi, sindaco di San Marcello - arrivare al Comune unico è una tappa importantissima. Il comune che rappresento ha più di 5000 abitanti e non sarebbe obbligato ad unirsi con altri, ma è necessario che esamini questa possibilità per ragioni amministrative».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Amministrative 2023

Ballottaggi, la Toscana va ancora a destra. Al Pd più voti, ma non i sindaci

di Luca Gasperoni
Le iniziative