Nasce il Palazzo della montagna
Elisa Valentini
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Lavori in corso a Villa Vittoria Villa Vittoria, futura sede dell'Unione dei comuni, pronta a inizio 2012
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S.MARCELLO. Un'antica villa padronale restaurata secondo criteri energetici e antisismici all'avanguardia. È l'identità di Villa Vittoria i cui lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale, iniziati oramai da quasi dieci anni, sembrano intravvedere la sospirata conclusione. L'obiettivo è di realizzare un Palazzo della montagna che ospiterà le funzioni associate e i servizi allo sviluppo del territorio. «Siamo a buon punto, nella fase delle rifiniture, penso che vedremo la struttura ultimata nei primi mesi del prossimo anno» spiega Roberto Fedeli, dirigente dell'Ufficio tecnico urbanistico della Comunità Montana, l'ente che nel 2001 acquistò la Villa Vittoria dal Comune come propria sede dopo esservi rimasto in affitto dai primi anni '90. L'investimento finale, che si aggirerà intorno a 1 milione e 600mila euro, è stato realizzato col contributo di due finanziamenti della Regione Toscana che premiano le scelte tecniche conformi a requisiti antisismici e di efficienza energetica. «I lavori si sono prolungati a causa di un'interruzione nel 2006, quando decidemmo di rivedere il progetto per adeguarlo alla nuova normativa antisismica della Regione - continua Fedeli - il finanziamento di 600.000 euro si è tradotto in una serie di interventi come il consolidamento con betoncino armato, la realizzazione di murature in blocchi antisismici e di cordoli in cemento armato». Secondo principio ispiratore è l'efficienza energetica da conseguirsi tramite due vie. «Anzitutto è essenziale il risparmio energetico tramite infissi e superfici opportunamente coibentate. Inoltre investiremo i 400.000 euro afferenti al progetto "Comunità dell'energia" nell'acquisto di una caldaia a cippato da 500 kW per la produzione di energia termica che, tramite un sistema di tubazioni già predisposto, andrà a riscaldare anche l'adiacente plesso scolastico. È prevista, infine, l'istallazione di pannelli fotovoltaici da 90 kW sui tetti della Villa e delle scuole per la produzione di energia elettrica "pulita"». Il risultato dei lavori sarà «un palazzo notevole anche dal punto di vista strutturale, l'unico edificio della montagna totalmente antisismico in grado di garantire sicurezza alle importanti funzioni che andrà a ospitare». Su quest'ultimo punto poco si pronuncia il presidente Carluccio Ceccarelli. «Non c'è niente di certo. Senz'altro, tornerà ad essere la sede della Comunità Montana o dell'Unione dei Comuni se avverrà la prospettica trasformazione». Intanto, però, i locali interni all'edificio sono tanti e le ipotesi corrono. Così, oltre agli uffici e ad una bella sala consiliare, c'è chi vi immagina già la sede della protezione civile, di un centro studi o di una banca dati di rilevanza per l'intera montagna.
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