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Pisa-Verona, la sfida verità per i nerazzurri. Gilardino: «Vi dico cosa ci servirà»

di Andrea Chiavacci
Mister Gilardino
Mister Gilardino

Il tecnico non fa drammi sulla classifica: «È uno scontro diretto, sappiamo l’importanza di questa gara ma siamo solo alla settima giornata...»

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PISA. Alla ricerca del primo successo in campionato, e anche del primo gol all'Arena, ma senza ansia e con la consapevolezza di essere soltanto alla sesta di campionato. La sfida di sabato 18 ottobre (ore 15) con l’Hellas Verona però è importantissima e Alberto Gilardino, ex di turno, lo sa bene: nerazzurri ultimi con il Genoa a quota 2, Verona 1 punto più avanti con la Fiorentina.

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Farsi trascinare

Gilardino parte dal comunicato dei tifosi in vista della sfida odierna. «È sinonimo di grande maturità da parte dei nostri tifosi della Curva Nord. I nostri tifosi non smettono mai di stupirci. Non è mia usanza andare sotto la curva a fine partita, vado diretto negli spogliatoi perché la tensione e i sentimenti mi prendono, a Bologna però ho visto che i ragazzi sono stati incoraggiati e applauditi, adesso questo nuovo messaggio. Sappiamo l’importanza della gara, ma è sola la settima giornata. Dobbiamo avere tanta pazienza. Anche all’interno della gara. Sia da parte nostra che dei tifosi che dovranno darci una mano e lo faranno sicuramente. In campo dobbiamo pensare di mantenere una grande lucidità e grande calma».

Le possibili novità

Gilardino in settimana ha provato anche il 4-3-3 ma potrebbe tornare al 3-4-2-1. «Dobbiamo essere in grado di esaltare il materiale umano più che i moduli». In allenamento si è fermato il difensore Lusuardi, mentre a centrocampo Aebischer sarà convocato ma difficilmente partirà dall’inizio. Gilardino fa il punto: «Aebischer si è allenato ma deciderò all’ultimo se schiararlo. Denoon, Cuadrado e Lorran hanno lavorato in modo differenziato la settimana scorsa ma hanno lavorato in gruppo negli ultimi quattro giorni e saranno disponibili. Gli indisponibili, oltre a Lusuardi, restano Stengs, Esteves e Maucci». Si potrebbe ipotizzare uno schieramento con Caracciolo, Albiol e Canestrelli davanti a Semper, mediana con Leris e Angori esterni e Marin e Akinsanmiro interni. Davanti Moreo e Tramoni alle spalle di Nzola. Proprio Moreo potrebbe tornare titolare. «A Bologna ho preferito non rischiarlo per un problema al ginocchio – svela Gilardino – ha lavorato molto bene durante la sosta e può essere una soluzione». Tra le ipotesi c'è anche Lorran. «L'ho visto in crescendo – dice Gilardino – credo sia pronto per dare un contributo alla squadra». Cuadrado invece potrebbe entrare in ballottaggio con Leris per prendere il posto a destra dello squalificato Touré. «Cuadrado può ricoprire quel ruolo ma possono farlo anche altri, compreso Leris. Adesso sta bene e può essere utile». Sul possibile esordio dall’inizio in campionato di Albiol non si sbilancia. «Se lo spaagnolo giocherà? Lo vedrete tra poco».

La sfida

Gilardino è entrato anche nei temi dell’incontro: «È uno scontro di fascia, ma non è una gara semplice. Il Verona gioca da sette campionati consecutivi in Serie A, per noi questo deve essere uno stimolo. È una squadra molto brava sulle seconde palle. Meritano una classifica migliore, però la meritiamo anche noi. Potevamo raccogliere di più. All’interno della gara dobbiamo mantenere equilibrio e pazienza. E quando ci sarà l’opportunità dovremmo essere concreti. Dopo Bologna la squadra mi ha mandato un messaggio chiaro, vogliamo farci trovare pronti». Il 4-0 del Dall’Ara è stato pesante ma Gilardino cerca di trarne il giusto spunto per ripartire. «Il Pisa è una squadra giovane e nuova, per la prima volta abbiamo subito gli avversari in questo modo. Bisogna lavorare perché non accada più. Non ci dormo la notte per cercare di trovare le soluzioni migliori per il Pisa, per trovare gli interpreti giusti e far sì che possiamo portare anche più uomini nella metà campo avversaria. Ed essere incisivi. A Bologna però è l’unica volta in cui non abbiamo creato grosse occasioni. Tutti vogliono vedere il Pisa del derby con la Fiorentina o quello visto con Roma e Atalanta, e sono sicuro che lo rivedremo. Deve essere quello il vero Pisa».

Il Verona

Paolo Zanetti recupera Harroui, che andrà in panchina: in infermeria restano soltanto Al-Musrati, Oyegoke e Suslov. Confermato il 3-5-2 con il solido Montipò in porta. In difesa Valentini si candida per tornare dal primo minuto scalzando Frese, al fianco di Unai Núñez e Nelsson. Sulla destra toccherà a Belghali, Bradaric a sinistra si gioca una maglia con lo stesso Frese. Che al momento è favorito. In mediana Serdar e Gagliardini con il dubbio fra Bernede ed Akpa-Akpro per completare il reparto. In attacco Giovane e Orban vanno verso la conferma nonostante scalpiti Sarr. Anche i veneti hanno problemi in attacco: 2 soli gol segnati contro i 3 realizzati dal Pisa; 9 quelli subiti, contro i 10 dei nerazzurri.

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