Sicurezza, misure straordinarie per Pisa-Hellas Verona: perché non è una partita qualunque e quell’episodio «storico»
Per il Ministero la gara presenta infatti gli stessi rischi del derby giocato contro la Fiorentina a fine settembre
PISA. Nuova gara casalinga e nuovo esame per i servizi di sicurezza predisposti dalla questura. Sarebbe così a prescindere, ma Pisa-Hellas Verona – calcio d’inizio sabato 18 ottobre alle 15 all’Arena Garibaldi – non è considerata una partita qualunque.
A certificarlo è l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive del ministero dell’Interno, che nella determinazione adottata lo scorso 7 ottobre ha attribuito all’incontro di oggi la categoria di rischio R3 con prescrizioni (il massimo è R1). Vale a dire la stessa di Pisa-Fiorentina dello scorso 28 settembre, derby preceduto da una mattinata abbastanza turbolenta, con la spedizione di circa 150 ultras viola arrivati a La Fontina per protestare contro il caro biglietti e poi protagonisti di tafferugli con alcuni tifosi nerazzurri, interrotti sul nascere dalle forze dell’ordine.
La politica
Stavolta a tenere dritte le antenne degli uomini in divisa non c’è il campanilismo toscano né il ritorno dopo tanti anni di una sfida storica, ma l’antitetica appartenenza politica delle due tifoserie organizzate, che nei decenni passati ha alimentato a più riprese la rivalità. La storica militanza di estrema destra dei gruppi gialloblù non è infatti un mistero – la stessa militanza di quei tifosi giallorossi che hanno fatto il saluto romano in piazza dei Miracoli – né è un mistero il gemellaggio tra la curva veronese e quella fiorentina. Un episodio particolare che in molti ricordano tra Pisa e Verona è quello risalente al 14 settembre 1980 (campionato di serie B), quando all’Arena Garibaldi i tifosi pisani esposero degli striscioni delle Brigate e degli ultras del Verona, ottenuti durante gli scontri nel settore sud dello stadio.
Gli ospiti
Il “tutto esaurito” nel settore ospiti porta a quantificare in 1100 i sostenitori che oggi saranno a Pisa al seguito dell’Hellas. Dal punto di vista della macchina della sicurezza, il dispiegamento di forze dovrebbe ricalcare quello già visto per Pisa-Fiorentina, con l’impiego di circa 250 uomini e donne in servizio nei vari corpi – compresi i rinforzi garantiti dal Viminale – a copertura dell’intera giornata. Diverse le misure organizzative suggerite per l’incontro al Gos (Gruppo operativo sicurezza) dall’Osservatorio manifestazioni sportive, tra cui «l’implementazione del servizio di stewarding» e «il rafforzamento dei servizi anche nelle attività di filtraggio e prefiltraggio».
Strade e ordinanze
Oggi, 17 ottobre, in questura si è tenuta una riunione operativa, con l’obiettivo di far arrivare tutti i reparti coinvolti più preparati possibile a questa giornata. Intanto, con un’ordinanza adottata giovedì, il sindaco Michele Conti ha vietato – a partire da due ore prima dell’inizio della partita fino a due ore oltre il termine della gara – la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche di gradazione superiore a 5 gradi e di altre bevande contenute in lattine e in bottiglie di vetro, sia dentro lo stadio che nelle strade limitrofe: via Cardinale Maffi, via Carlo Fedeli, largo del Parlascio, via Contessa Matilde, via Luigi Bianchi, via Giovanni Pisano, via Ugo Rindi, via XXIV Maggio, via Piave, via Simone Martini, via Lucchese, via Savona e via di Gello.