Nzola, Meister, Tramoni e gli altri: Gilardino cerca la chiave per il gol
Pisa, nerazzurri contro il Verona per la prima vittoria e la prima rete all’Arena: il mister diviso tra poche certezze e tante variabili
PISA. Sabato, 18 ottobre, contro l’Hellas Verona i nerazzurri vanno alla ricerca del primo successo in campionato, stesso obiettivo degli avversari, ma anche del primo gol all’Arena Garibaldi. Fin qui la squadra nerazzurra ha segnato tre reti in trasferta ma il gol resta un tabù nello stadio di casa. Vediamo quali possono essere le soluzioni per risolvere i problemi sotto porta e al tiro.
Nzola il riferimento
Dalla partita di Napoli il punto di riferimento in attacco è M’Bala Nzola. A segno su rigore proprio allo stadio Maradona. In queste ultime tre partite Alberto Gilardino ha accantonato il 3-4-2-1 e puntato sul 3-5-2. Il Pisa può reggere questo modulo in attacco? Domanda a cui è difficile rispondere. In primo luogo perché più che un 3-5-2 abbiamo visto un 3-5-1-1 visto che dopo la partenza di Lind le uniche due tipiche punte centrali nella rosa sono lo stesso Nzola e Meister. Al fianco dell’angolano è stato schierato Moreo a Napoli e Tramoni contro Fiorentina e Bologna. Per caratteristiche Moreo garantisce una maggiore copertura in fase di non possesso e un peso maggiore nel gioco aereo. Può essere una spalla ideale per Nzola quando la squadra prova ad attaccare l’area. Tecnicamente Tramoni può dare quel qualcosa in più ma finora non è riuscito a fare la differenza come in B. Anche al tiro, fondamentale dove i nerazzurri sono decisamente mancati fino a questo momento, Tramoni può dire la sua anche se fin qui l’attaccante della Corsica è mancato molto in freddezza. Rispetto al 3-4-2-1, quando agiva sulla trequarti con Moreo, gode di maggiore libertà ma la squadra resta ancora troppo slegata tra centrocampo e attacco. Specie dopo l’infortunio di Michel Aebischer. Lo svizzero si sta allenando un po’ in gruppo e un po’ a parte assieme al difensore Denoon.
Le alternative
In caso di 3-5-2 Gilardino potrebbe valutare con attenzione chi schierare al fianco di Nzola che appare comunque favorito. Soprattutto perché è il giocatore che più di tutti porta peso in area. Potrebbe giocare con Meister? Ipotesi molto difficile. I due per il momento sono rimasti in campo assieme sempre nella parte finale delle partite e mai hanno iniziato entrambi una gara da titolare. Meister dal 1’ con Atalanta, Roma e Udinese; Nzola dall’inizio contro Napoli, Fiorentina e Bologna. In questi giorni Gilardino sta provando anche il 4-3-3. Visto che a centrocampo, oltre al dubbio Aebischer, c’è la certezza dell’assenza di Touré per squalifica sulla fascia destra. Anche in caso di 4-3-3 la punta centrale resta Nzola ma potrebbe cambiare molto. L’esterno destro d’attacco potrebbe farlo Cuadrado, ma anche lo stesso Leris, con Tramoni largo a sinistra. Il colombiano e l’algerino hanno comunque la possibilità di fare il 4-3-3 sia da terzini che da attaccanti vista la loro duttilità. Non c’è ancora nulla di certo anche perché partite di questa importanza si possono vincere con l’imprevedibilità ma anche con l’equilibrio.
Lorran carta a sorpresa
Magari non dall’inizio ma una mossa per dare una scossa all’attacco potrebbe essere quella di inserire il brasiliano Lorran. Con due settimane di lavoro in più la condizione dovrebbe essere cresciuta. Vero che ci vuole un po’ di tempo per conoscere il calcio italiano ma il talento arrivato dal Flamengo è andato in gol appena entrato in campo allo stadio Maradona su assist di Angori. Anche contro il Torino in Coppa Italia il primo tempo non era stato da buttare. Con tanto di gol annullato. Contro Fiorentina e Bologna non si è visto. Al Dall’Ara ha debuttato in A Louis Thomas Buffon, tredicesimo nerazzurro ad esordire nella massima serie in queste prime sei giornate, ma appare difficile pronosticarlo titolare in questo momento. Anche se Gilardino ha sempre detto di avere fiducia in lui.