Pisa, è Serie A dopo 12.397 giorni: dal pari con l’Inter all’estasi di Bari, i passaggi chiave di una stagione storica
Le tappe di una cavalcata incredibile: dall’arrivo di Pippo Inzaghi in panchina alla vittoria col Frosinone, nel mezzo tantissime emozioni
PISA. Il sogno diventa realtà. Dopo 12.397 giorni di assenza il Pisa torna in serie A. Tanti sono i giorni da Pisa-Roma 0-1, con gol del futuro nerazzurro Muzzi, passati dall'ultima recita nella massima serie. L’impresa di tornare in A dopo 34 anni è stata realizzata da una squadra che ha saputo essere continua durante tutto l'arco della stagione e ha interpretato in modo perfetto lo spirito trasmesso dal proprio condottiero Filippo Inzaghi.
Che l'aria è cambiata si era capito già dall'annuncio di Filippo Inzaghi, arrivato il 3 luglio scorso, e dai primi passi con il nuovo tecnico. Raduno a porte aperte allo stadio, clima decisamente positivo nel ritiro di Bormio e buona impressione nelle amichevoli. Soprattutto l'1-1 all'Arena contro l'Inter dell'altro Inzaghi, Simone, nella sera in cui però il Pisa perde per infortunio Esteves (poi si farà male anche il sostituto Leris). Da quella parte giocherà Touré che sarà uno degli uomini chiave assieme ai vari Tramoni, Lind, Moreo, Marin, Caracciolo, Canestrelli, le rivelazioni Piccinini e Angori, e il portiere Semper. L’unico a non aver saltato un minuto.
Anche dalla Coppa Italia arriva la prima prova di forza con il successo per 3-0 a Frosinone firmato da Tramoni, Nicholas Bonfanti, grande protagonista di inizio stagione che poi passerà proprio al Bari a gennaio dopo l'esplosione di Lind, e Arena. Altro segnale importante arriva dalla rimonta in casa contro lo Spezia nella gara d'esordio. Un 2-2 che fa subito capire che le due squadre possono ambire a un ruolo da protagonista. Il Pisa nelle prime otto giornate perde solo a Castellammare di Stabia ed è prima con 19 punti. Due a tavolino per la gara con il Cittadella, 1-1 sul campo, per l'ormai famoso caso Desogus. Il Pisa continua a spingere e scopre anche Lind, in gol contro Cesena e Sudtirol, ma è il gioco collettivo che fa la differenza. Tra le partite manifesto del gioco in verticale di Inzaghi ci sono sicuramente il 3-1 in casa della Cremonese e il 3-0 all'Arena con la Sampdoria. Dopo la sosta per le nazionali il Pisa perde a Carrara e pareggia in casa con il Cosenza, facendosi rimontare due gol di vantaggio, ma resta secondo a + 1 sullo Spezia. Mentre il Sassuolo inizia a spiccare il volo. I nerazzurri tornano alla vittoria a Mantova, 3-2 con il primo spettacolare gol in campionato di Moreo, e poi giocano una gara perfetta contro il Bari. Altro super gol di Moreo, di tacco, e rete di Piccinini.
A Modena arriva la terza sconfitta stagionale ma il girono di Santo Stefano il Pisa mette il punto esclamativo su un girone d'andata mai visto all'ombra della torre. All'Arena cade il Sassuolo capolista per 3-1. Doppietta di Tramoni e gol di Touré, e il Pisa gira con 40 punti al secondo posto in solitario. A -3 dal Sassuolo e a + 2 sullo Spezia. Dopo le vittorie con Sampdoria e carrarese, la prima del 2025, il vantaggio sale a +7 ma dopo il pari di Catanzaro lo Spezia torna a -5. Il Pisa è meno dominante rispetto a inizio stagione ma egualmente concreto. Vince in 10 con la Salernitana e poi espugna Palermo dopo oltre 44 anni.
Dal mercato arrivano l'attaccante Meister, il centrocampista Solbakken, l'esterno Sernicola e il giovane difensore Castellini. La solita bestia nera Cittadella impone la prima sconfitta casalinga con un gol di Pandolfi dopo che il Var aveva annullato un gol a Piccinini. Lo Spezia può tornare a -2 ma non va oltre, seppur in rimonta, al 2-2 con il Palermo. Il Pisa pareggia a Cesena e poi batte 3-1 la Juve Stabia, in gol anche Morutan dopo il lungo infortunio, e vola di nuovo a + 7 alla vigilia dei due scontri diretti contro Sassuolo e Spezia. A Reggio Emilia contro i neroverdi ci sono settemila tifosi nerazzurri. Segna Moro per il Sassuolo, poi le illusioni di rimonta nerazzurra si spengono sulla traversa di Meister. A Spezia il Pisa gioca bene ma perde 3-2, non basta il primo gol di Meister, e i liguri tornano a -3. I nerazzurri però escono fuori nel momento giusto e sanno come riprendersi dopo il doppio ko.
In cinque partite infilano 12 punti contro i 6 dello Spezia. Una sola sconfitta, davanti a quasi 11mila spettatori, in casa contro un Modena che si conferma avversario indigesto e passa per 2-1 dopo la vittoria per 1-0 dell'andata. Tolto questo incidente di percorso, arrivato nel mezzo di questa serie di partite finali, il Pisa vince contro Mantova,3-1 all'Arena, e sforna tre blitz in casa di Cosenza, Reggiana e Brescia. Con Tramoni che dopo l'ennesimo acciacco va in gol in entrambe le gare e sale a quota 13 gol in campionato. Il vantaggio sullo Spezia sale a +9. È la decima vittoria in trasferta del campionato. Il resto è storia recente: il successo interno col Frosinone e la sconfitta indolore di Bari. Sì, il sogno è realtà: dopo 34 anni il Pisa torna in Serie A.