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È un bivio senza segnaletica e servirà la forza di Ercole

È un bivio senza segnaletica e servirà la forza di Ercole

Il punto. Ecco una di quelle partite che può disegnare il futuro

28 febbraio 2023
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Al bivio, come Ercole in una delle sue leggendarie fatiche. La sfida di questa sera Parma, infatti, per il Pisa riporta alla mente il racconto del filosofo Prodico.

Secondo cui un giorno Ercole, arrivato a un bivio, vide due bellissime donne che simboleggiavano Virtù e Vizio. Il Vizio mostrò all’eroe una strada semplice e gli promise una vita ricca di piaceri e gioia, senza sofferenze; la Virtù gli indicò una via scoscesa e rocciosa, difficile da percorrere ma che prevedeva una ricompensa finale molto alta, perché le divinità non danno niente senza fatica. Quando scomparvero, Ercole optò per la via più ostica. E senza dubbio ostica sarà anche la partita del Tardini, perché i gialloblù di casa hanno forza, valori e ambizioni. Decisamente alta, però, è la ricompensa. Si tratta, in sostanza, di mettere un mattone pesante, pesantissimo, in una corsa playoff che continua a somigliare maledettamente a un romanzo giallo (ma uno di quelli belli, intricati e avvincenti) ma anche di tenere aperta la porta per un eventuale inserimento nella lotta al vertice. Certo questo dipende anche dalle altre e attualmente le prime della classe sembrano poter reggere. Però con 12 partite da consumare e, dunque, 36 punti a disposizione può sempre succedere di tutto. Se proprio non è un bivio, insomma, questa gara gli somiglia maledettamente. E visto che, come diceva Ernest Hemingway, dobbiamo abituarci all’idea che ai più importanti bivi della vita non c’è segnaletica, tocca ai nerazzurri gettare di nuovo il cuore oltre l’ostacolo e indirizzare il futuro (prossimo) verso il percorso di gloria.

Come? Beh, semplice non sarà. Ma la ricetta è quella di venerdì scorso. Perché ribaltare una partita sotto di un gol e di un uomo, riuscirci dopo aver subito una colossale ingiustizia, è un’impresa. Senza se e senza ma. I nerazzurri avevano già avuto un impatto incoraggiante sul match, ma è nel momento più difficile, o per dirla alla Winston Churchill nell’ora più buia, che hanno acceso la luce mettendoci tutto quello che serviva, serve e servirà anche stasera: qualità, idee ma anche e soprattutto spirito, carattere. Un prova di forza degna di Ercole, appunto.

Tutte componenti che non dovranno venire meno al cospetto di un avversario, il Parma, che forse non sta vivendo neanche quest’anno la stagione che voleva vivere, ma che senz’altro era e resta tra le big del campionato. Tanto che al di là di quello che è lecito aspettarsi da Luca D’Angelo e la sa brigata, la speranza è che questa sera i ducali siano comunque l’unico avversario da dover fronteggiare e superare. Ovvero che non ci sia di nuovo un arbitro come Alberto Santoro da Messina, che venerdì ha fatto di tutto (come l’assurda espulsione di Hermannsson) per mettere i bastoni fra le ruote. Così no, così non va bene. Nessuno chiede favori per il Pisa ma semplicemente che abbia il suo.

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