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Pisa, allenamenti “aperti” con più frequenza

Pisa, allenamenti “aperti” con più frequenza

L’esperimento è piaciuto e si ripeterà. Intanto D’Angelo lavora a testa bassa per la trasferta di sabato in Umbria per la quale potrebbero essere di nuovo a disposizione Torregrossa e De Vitis

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PISA. Si è chiusa ieri la prima settimana del nuovo corso di Luca D’Angelo a Pisa. Dall’annuncio di lunedì fino all’allenamento sotto la pioggia di ieri. Oggi riposo e domani alle 16,15 ci sarà di nuovo un allenamento aperto al pubblico a San Piero a Grado per continuare a mettere un po’ di entusiasmo dopo i 500 tifosi di venerdì scorso. Una seduta a porte aperte a settimana potrebbe diventare un appuntamento fisso. Se questo cambio in panchina doveva avere come primo obiettivo quello di dare serenità a tutto l’ambiente l’obiettivo è stato centrato in pochissimo tempo. Il tutto in attesa dei risultati sul campo.

Del resto D’Angelo è stato chiaro. Non vuole riconoscenza ma solo esser giudicato per quello che farà dalla partita di sabato prossimo a Perugia. D’Angelo prima degli schemi deve ridare anima e grinta a un gruppo che specialmente nelle ultime giornate sembrava davvero essersi smarrito. Anche se per Rolando Maran il compito non è stato facile. Ovvero quello di ripartire in un ambiente che aveva annusato la serie A e si è ritrovato a plasmare tanti calciatori arrivati in estate. Alcuni che non conoscono bene il nostro calcio. E questo è uno dei tanti obiettivi di D’Angelo. Non è facile trovare nuovi stranieri subito pronti come Hjortur Hermannsson un anno fa ma il tecnico pescarese ha il compito non facile di far coesistere tante nazionalità diverse.

Intanto la buona notizia potrebbe arrivare dall’infermeria visto che Ernesto Torregrossa e Alessandro De Vitis stanno accelerando e potrebbero essere a disposizione in Umbria. Più difficile recuperare Gaetano Masucci e Lisandru Tramoni. Un’altro nodo in vista di Perugia è capire come torneranno i nazionali. D’Angelo ha detto che non sarà un problema ma la passata stagione il Pisa è scattato senza mezze misure dopo la sosta: due vittorie, 4-1 a Terni e 1-0 in casa con il Benevento, e due sconfitte. Il ko di Crotone ad ottobre e quello di aprile a Benevento quando D’Angelo subì la sconfitta più pesante della sua gestione subendo con un clamoroso 5-1. Ma un altro diktat del nuovo corso è quello di non fare paragoni. E forse anche per questo D’Angelo sta cercando anche un gioco diverso dal 4-3-1-2 o dal 3-5-2 del passato. Infatti a San Piero ha provato il 4-2-3-1 che in campionato aveva già sperimentato Maran. D’Angelo ha provato anche il 4-3-3 e la difesa a tre ma probabilmente per il momento non andrà a toccare la linea difensiva a quattro. Sono esperimenti provati senza tutti i titolari ma che possono dare alcune piccole indicazioni su quello che vedremo a Perugia. Intanto a centrocampo non ci sarà Artur Ionita, fermo per squalifica dopo il doppio giallo rimediato a Venezia, e quindi il primo dubbio riguarda proprio la zona nevralgica del campo. Potrebbe esser rilanciato idrissa Touré, oppure in caso di 4-2-3-1, puntare su Nagy e Marin come schermi davanti alla difesa. Di sicuro la gente si attende di vedere un Pisa che lotta su ogni pallone per novanta minuti.



 

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