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Pisa

Moscardelli: Pisa, grazie ma non potevo lasciare l’Arezzo

Moscardelli: Pisa, grazie ma non potevo lasciare l’Arezzo

L’attaccante conferma: nel mercato di gennaio  fu a un passo dal trasferimento in nerazzurro

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PISA. Una delle sliding doors della stagione del Pisa è arrivata durante il mercato di gennaio quando la società era alla ricerca di un attaccante di peso ed esperienza per la categoria da affiancare ai vari Negro, Eusepi e Masucci. L’obiettivo numero uno era Fabio Mazzeo del Foggia, ma negli ultimi giorni circolava un altro nome. Dopo la doppietta e la prova super con il suo Arezzo all’Arena poco prima di Natale era tornato di moda Davide Moscardelli. Il 38enne attaccante romano nato a Mons, suo padre era militare in Belgio, famoso per gol da cineteca anche in serie A e una barba degna degli Zz Top era praticamente a un passo dal vestire il nerazzurro, come ha ammesso lui stesso dopo aver inflitto la settima sconfitta stagionale al Pisa con una rete pesantissima per le speranze salvezza dell’Arezzo: «A gennaio avevo tante richieste ma un capitano non abbandona la nave quando sta per affondare. Il Pisa era la società che mi ha cercato con maggiore insistenza e una destinazione molto gradita anche a me visto che non mi sarei spostato di molti chilometri».

In quel momento l’Arezzo era in piena crisi societaria e sembrava in procinto di essere escluso dal campionato. Alcuni giocatori erano già passati altrove, non lui: «Non sarebbe stato il finale giusto nei confronti dei tifosi e della città di Arezzo e ho deciso di rinunciare alla proposta del club nerazzurro».

Adesso l’Arezzo ha aggiustato molte cose, ma in quel momento la situazione paradossale, simile a quella vissuta dal Pisa durante l’era Petroni, che Moscardelli non aveva mai vissuto nella sua lunga carriera: «Per fortuna ho sempre lavorato in condizioni normali, ma questa esperienza negativa ci ha unito ancora di più».

L’impresa di cercare la salvezza nonostante 15 punti di penalizzazione davanti alla possibilità di giocarsi la B con una squadra che è la sua vittima preferita fin dai tempi in cui giocava nel Piacenza. Moscardelli con il beffardo tocco di sabato arriva a quota 12, quattro gol in più di Eusepi, ma non segnava dal 28 gennaio. Probabilmente in maglia nerazzurra il film sarebbe stato diverso, ma non abbiamo la controprova. Il Pisa dopo i no di Mazzeo e Moscardelli, all’ultima ora ha puntato su Ferrante. Un matrimonio tra il Pisa e Moscardelli potrebbe essere solo rinviato alla prossima estate? L’attaccante per il momento non vuol parlare di futuro: «Penso solo alla gara di sabato prossimo in casa della Carrarese. Se ci verranno restituiti dei punti e con un risultato positivo con i gialloazzurri potremo anche salvarci evitando i playout. Sarebbe una cosa straordinaria per l’Arezzo, da raccontare come una favola negli anni a venire».

Andrea Chiavacci

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