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Pisa, donne rapinate in serie: chi è il ventisettenne in carcere – Video

di Lorenzo Carducci

	Il 27enne in fuga e gli oggetti sequestrati in casa
Il 27enne in fuga e gli oggetti sequestrati in casa

Sarebbe l’autore di sei agguati in 90 giorni tra Pisa, San Giuliano e Cascina: tutti commessi usando spranghe o bastoni e spostandosi con una Clio nera

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PISA. Nei suoi giri perlustrativi selezionava accuratamente le vittime, tutte donne, perlopiù anziane, incapaci di opporre resistenza. Poi aspettava il momento giusto e colpiva, soprattutto di notte e in zone isolate: aggrediva le sue “prede” con bastoni o spranghe, strappava loro la borsa e fuggiva. Sempre a bordo di una Renault Clio nera.

La stessa auto che, una volta individuata la targa, ha permesso alla squadra mobile della questura di Pisa – che in sinergia con le volanti ha svolto le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Sisto Restuccia – di risalire al sospettato e di stargli addosso per più di due mesi.
 

Almeno sei le rapine (ma potrebbero essere anche di più) avvenute a San Giuliano, Cascina e Pisa tra il 15 settembre e il primo novembre, secondo gli inquirenti commesse da un unico autore. A essere portato in carcere martedì, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, è Alessandro De Georgio, 27 anni, artigiano residente a San Giuliano Terme, indagato per rapina aggravata, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Un soggetto con precedenti di detenzione di stupefacenti e guida sotto effetto di droga, ma mai associato a reati più gravi.

Eppure, come spiegato dal Procuratore della Repubblica di Pisa Teresa Angela Camelio e dal dirigente della squadra mobile Antonio Scialdone nella conferenza stampa di ieri, secondo quanto rilevato dal gip, i fatti contestati al 27enne denotano «una spiccata capacità e personalità criminale, indifferente alle sofferenze inferte alle vittime». Elementi che hanno portato a ravvisare il rischio di reiterazione dei reati. Il nome dell’indagato era emerso fin dalle verifiche sull’intestazione della Clio, ma la raccolta di prove a suo carico ha richiesto uno sforzo notevole, per gli orari e luoghi sempre diversi delle rapine, le manovre dissimulatorie del sospettato e per la sua guida spericolata durante i pedinamenti. In ogni caso le indagini proseguono: non è da escludere che per alcuni episodi il presunto rapinatore si sia avvalso di complici.

La prima rapina – di cui Il Tirreno aveva scritto – è quella della mattina del 15 settembre fuori dal supermercato Lidl di Ghezzano, in via Lorenzo Il Magnifico. È qui che, con la sua Clio nera (poi analizzata dalle videocamere di sorveglianza), De Georgio avrebbe raggiunto una donna di 55 anni che stava andando a piedi a fare la spesa, per poi picchiarla con un manganello estensibile causandole una lesione al cranio (30 giorni di prognosi) e strapparle la borsa. Due giorni dopo, il 17 settembre, due episodi entrambi a Cascina nei confronti di una 91enne, minacciata con un bastone e privata della borsa termica in via Piastroni, e di una 76enne in via Musigliano, trascinata in terra per diversi metri dal rapinatore nel tentativo di strapparle la borsa.

Nel solito giorno, un altro caso simile in via delle Medaglie d’Oro a Pisa ( zona di Don Bosco Pratale), anche questo riportato dal nostro giornale, con una 93enne assalita e derubata sotto casa. Al momento, tuttavia, l’episodio non rientra tra quelli contestati all’arrestato. Ci rientra invece la rapina di via di Pratale, dove intorno alle 11,40 del 12 ottobre l’indagato avrebbe strappato a una 82enne ipovedente la borsa con all’interno 100 euro e un cellulare. Qui arriva una prima svolta: De Georgio viene riconosciuto in foto da un testimone oculare. Ma le rapine “decisive” sono quelle avvenute in via Gioacchino Belli a Pisa il 21 ottobre e il primo novembre.

La prima perché, dopo aver strappato a una 63enne una borsa di pregio con dentro 40 euro e delle sigarette, l’aggressore getta i documenti della donna a terra davanti a un tabacchi di via Matteucci dotato di telecamere. La seconda, ai danni di una 50enne strattonata, fatta sbattere contro un’auto e derubata della borsa con dentro 40 euro e un cellulare, perché commessa a poca distanza da due pattuglie della mobile, di cui una si mette all’inseguimento della Clio. Inseguimento terminato in via Cattaneo per la manovra ardita del fuggitivo, che in retromarcia e contromano fa perdere le proprie tracce (da qui l’ipotesi di resistenza).

Il quadro, tuttavia, è ormai chiaro. E così è scatta la custodia cautelare. Nel perquisire l’abitazione dell’indagato, gli agenti hanno trovato le spranghe verosimilmente usate per le rapine, i vestiti e un ombrello identico a quello visto dalle telecamere del tabacchi la sera del 21 ottobre. Stamani il 27enne, difeso dall’avvocato Andrea Cariello, sarà sottoposto a interrogatorio.

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