Suolo pubblico a Pisa, pronta la nuova mappa delle concessioni: ora i controlli, poi i “sigilli”
Istruite 400 pratiche, le indicazioni di Sepi alla Municipale. Individuata una graduatoria di priorità di intervento: sperimentazione in via S. Maria e Corso Italia
PISA. Terminata la ricognizione, ora partiranno i controlli. Una sorta di anno zero per le concessioni di suolo pubblico alle attività commerciali e ai pubblici esercizi. Mentre inizierà prossimamente la sperimentazione dei sigilli a terra. Il punto è stato fatto in commissione consiliare dall’assessore al commercio Paolo Pesciatini e dal comandante della polizia municipale, Elio Cappellini, che ha ricordato la scadenza del suo mandato il prossimo 16 novembre.
Motivi
Dopo la fine della fase di emergenza-Covid, l’amministrazione comunale ha deciso di passare alla forma del rilascio della concessione e non più della forma semplificata per il rinnovo del suolo pubblico. Questo ha portato alla creazione di una commissione che ha riunito tutti i soggetti chiamati a rilasciare un parere. «Una volta che la procedura semplificata è venuta meno, era necessario – dice Pesciatini – rimettere ordine. Ora si sta anche lavorando a un regolamento che possa razionalizzare tutte le norme che vi sono in una materia particolarmente complessa. Una razionalizzazione e anche una semplificazione sulle norme esistenti perché ci sia più chiarezza anche in tema di autorizzazioni. Serviva arrivare a un contemperamento degli interessi in campo: quelli degli operatori dei pubblici esercizi e quelli della cittadinanza».
Tre fasi
Il lavoro svolto e in corso è suddiviso in tre fasi. «La prima scadenza – ha detto Cappellini – era il 30 aprile scorso per fare la richiesta di rinnovo del suolo pubblico, poi c’è stata una proroga dei tempi in pratica fino a oggi. Sono state istruite circa 400 pratiche e tra queste è emersa tutta quella parte di strutture che era in contrasto con i regolamenti comunali. La commissione ha mandato l’elenco all’edilizia privata che ha chiesto alla polizia municipale la verifica delle strutture: in alcuni casi ha chiamato in audizione i titolari delle attività, i quali hanno smontato le strutture non in regola, in altri casi sono stati avviati procedimenti che hanno portato allo smontaggio delle strutture e sono rimasti pochi casi, 4 o 5 casi, per i quali si è andati con l’ingiunzione per la rimozione della struttura con eventuali adempimenti di profilo penale in mancanza di ottemperanza di quanto richiesto». Un altro aspetto ha riguardato la definizione degli spazi nelle piazze. «Nelle piazze – aggiunge – si è fatto un lavoro ulteriore per permettere agli agenti i controlli. Chi ha una concessione in quei luoghi ha anche ricevuto in allegato la cartografia di come deve essere la piazza. In piazza della Berlina, ad esempio, ci sono prescrizioni: deve essere lasciato un cono visivo della statua dai lungarni, così come lo spazio per il transito pedonale e con velocipedi nella parte interna della piazza. In questo modo ogni attività sa qual è la conformazione della piazza e quanto è stato concesso».
Riguardo alla seconda fase, la Sepi trasmetterà in questi giorni alla Municipale un elenco di tutte le attività, «mettendo – sottolinea Cappellini – una graduatoria di priorità di intervento: chi è totalmente abusivo, coloro che rispetto all’anno scorso non hanno fatto la domanda per cui sono senza titolo, chi ha ricevuto dalla commissione una richiesta di integrazioni all’istruttoria della pratica e a oggi non ha comunicato e quindi è senza titolo, e infine tutte le attività a cui è stata rilasciata la concessione. Da qui partiranno i controlli in tutta la città».
Sigilli
La fase ulteriore è quella della sperimentazione dell’applicazione dei sigilli a terra per delimitare gli spazi in concessione. «Abbiamo preso due zone, via Santa Maria e Corso Italia. L’elenco con le concessioni rilasciate – dice Cappellini – sarà trasmesso a Pisamo che andrà ad applicare sulla strada a quelle attività i sigilli per una verifica del suolo pubblico. Questi segnali daranno agli agenti la possibilità di fare controlli in maniera visiva, veloce e non invasiva, senza disturbare più di tanto le attività, ma consentiranno anche un diffuso controllo pubblico da parte di ogni cittadino che potrà segnalare situazioni di abuso. Si tratta di un progetto pilota, la cui estensione sul territorio è auspicabile. Potrà infatti portare più decoro alla città facendo il bene anche delle attività stesse».
Obiettivi
«Siamo all’anno zero, il beneficio di questo lavoro si vedrà nel tempo – prosegue Cappellini –. A situazioni immutate e invariate, ai titolari dei pubblici esercizi basterà fare una richiesta di rinnovo di suolo pubblico e la concessione arriverà in maniera veloce». «Il nuovo regolamento – conclude Pesciatini – passerà dal consiglio comunale. L’obiettivo è creare uno strumento che metta insieme tutte le disposizioni presenti e che sia di facile consultazione sulla disciplina dei dehors per uffici, utenza e professionisti».
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