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Pisa, vola il prezzo delle case “green”: le abitazioni in classe A e B valgono fino al doppio – I valori zona per zona

di Luca Cinotti
Pisa, vola il prezzo delle case “green”: le abitazioni in classe A e B valgono fino al doppio – I valori zona per zona

A Pisa le abitazioni “verdi” trainano il mercato: valori in aumento fino al 15%, mentre le case vecchie restano stabili. Flessione delle transazioni in provincia, ma ripresa nel 2025

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PISA. Corre il prezzo del mattone. A condizione, però, che sia “verde”. Sono le abitazioni nelle migliori classi energetiche che stanno trainando i valori delle abitazioni a Pisa: a dirlo è l’edizione 2025 (del Borsino immobiliare della Fimaa, la federazione di mediatori e agenti d’affari di Confcommercio, che è stato presentato nel pomeriggio di ieri all’Euro Hotel di Cascina.

Per il territorio comunale del capoluogo i valori (riferiti a fine 2024) sono riportati qui a fianco. Per quanto riguarda le zone più di pregio, non ci sono particolari sorprese: ci si muove tra Marina di Pisa e litorale in generale, Lungarni e quartieri del centro (in particolare Santa Maria e San Francesco).

Più interessante, però, è la dinamica fra le diverse condizioni strutturali delle abitazioni. Ormai – come si può vedere in tabella – si è fatto molto ampio il divario tra le case di vecchia costruzione e quelle nuove o comunque riqualificate. In particolare, il passaggio in classe energetica A e B comporta una moltiplicazione del valore al metro quadro e anche una riqualificazione con impiantistica a norma di legge che raggiunge le classi E ed F fa salire in modo importante i prezzi.

Inoltre, rispetto al Borsino immobiliare di fine 2023 (il report viene realizzato a cadenza biennale) è evidente che sono proprio le case più “verdi” ad aver aumentato il proprio valore, mentre quelle più vetuste hanno prezzi rimasti sostanzialmente stabili. Basta un esempio per dimostrarlo, magari prendendo un quartiere ad alta densità abitativa come Cisanello-Pisanova. Ebbene, nel 2023 una casa vecchi costava, al metro quadro, tra gli 850 e i 1.100 euro. Oggi siamo tra gli 800 e i 1.200 euro, quindi sugli stessi livelli. Una casa in calsse A o B, invece, valeva nel 2023 tra i 2.000 e i 2.700 euro: cifre che ora si innalzano alla “forchetta” fra i 2.800 e i 3.100. Buona performance anche per le case in classe E ed F, che passano da 1.300-1.600 euro al metro quadro a 1.500-2.000 euro.

La conferma di questa tendenza arriva anche dalle parole di Mauro Buccioni, presidente di Fimaa Pisa: «“In un contesto dove il mercato immobiliare pisano mostra segnali di vivacità facendo registrare flussi maggiori rispetto ad altre province italiane, la transizione energetica sta influenzando fortemente il mercato e il valore degli immobili. Proprio alla luce delle direttive europee che hanno stabilito scadenze chiare, nel 2030, 2033 e 2050 per apportare progressivi adeguamenti agli immobili a bassa efficienza energetica si è acceso un enorme interesse sulle cosiddette “casegreen”».

Già, ma come va in generale il mercato del mattone nella nostra provincia? Risponde il vicepresidente e responsabile del centro studi di Fimaa Pisa Giovanni Ferrisi: «Nella provincia di Pisa il numero delle transazioni normalizzate è stato pari 5.638 unità, con una flessione dello 0,8% rispetto al 2023. Tra le macro-aree provinciali quella a soffrire maggiormente è stata la Val di Cecina Ovest e si rivelano in calo anche le Colline Pisane e il Comprensorio del Cuoio. Pressoché invariati il Capoluogo e la Valdera, mentre appaiono in lieve incremento la Val di Cecina Est e l'Area Pisana».

La ripresa delle compravendite nel corso del primo semestre del 2025 ha poi assunto il carattere di una decisa accelerazione con un +11% nel primo trimestre e un +8,1% nel secondo, rispetto ai relativi periodi del 2024.

Anche questi dati sono emersi nel convegno di ieri, con il con tributo di Gruppo Insieme Srl, Make Money Organization, Confappi e Banca di Pescia e Cascina, attraverso gli interventi dei principali relatori: Mauro Buccioni, presidente provinciale di Fimaa Confcommercio; Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa Confcommercio; Giovanni Ferrisi, vicepresidente e responsabile del centro studi di Fimaa Confcommercio Pisa e l'avvocato Daniele Mammani, consulente legale di Fimaa Italia, con i saluti del direttore generale di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli.

Proprio Pieragnoli ricorda che «gli agenti di Fimaa Confcommercio Pisa non ono solo un gruppo di professionisti, ma una vera e propria squadra, capace di maturare negli anni indiscutibili capacità e una metodologia di lavoro che oggi possiamo considerare a tutti gli effetti un modello di riferimento per le oltre 50 categorie che Confcommercio Provincia di Pisa rappresenta nei settori del commercio, turismo, servizi, libere professioni, trasporti e cultura».  l

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