I cinque punti di Latrofa
La presentazione del neo commissario straordinario e presidente designato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale
CIVITAVECCHIA. Primo contatto pubblico con la realtà locale, questa mattina – 1 agosto – a Civitavecchia, per il nuovo commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa, che nel giro di qualche giorno dovrebbe veder arrivare anche la nomina a presidente, finora bloccata perché la commissione trasporti del Senato deve ancora votare i candidati proposti dal Ministro Salvini. In poco meno di un’ora, l’ex vicesindaco di Pisa ha illustrato le linee strategiche del suo mandato, definendole «una sfida entusiasmante e di grande responsabilità istituzionale, che affronto con determinazione, spirito di servizio e ascolto del territorio».
«In questa fase iniziale da Commissario – ha aggiunto – assicurerò piena continuità amministrativa, ma allo stesso tempo darò subito avvio a un metodo di lavoro improntato all’efficienza, al gioco di squadra e al confronto costruttivo con tutti i soggetti coinvolti. L’Autorità ha davanti a sé sfide complesse ma decisive: dobbiamo trasformarle in opportunità di crescita sostenibile e sviluppo strategico».
Poi Latrofa è entrato nel vivo del suo programma a breve termine, individuando cinque linee guida. La prima, della quale aveva ampiamente parlato nel corso delle audizioni presso le commissioni trasporti di Camera e Senato, è quella che riguarda il completamento delle opere infrastrutturali già finanziate. La seconda, strettamente connessa alla prima, riguarda il cold ironing, la riconversione dell’area Enel per il dopo carbone (che resta comunque sub judice, visto che è imminente un provvedimento che farà slittare di due anni la chiusura delle centrali a carbone) e lo sviluppo della darsena Mare Nostrum, meglio conosciuta negli anni come darsena energetica grandi masse.
Latrofa giudica poi prioritaria l’attuazione della Zona Logistica Semplificata del Lazio, il cui iter non è ancora concluso, che dovrebbe legarsi con la intermodalità e la connessione ferroviaria dei tre porti che fanno parte del sistema, ovvero Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Il quinto e ultimo punto delle linee guida riguarda la riorganizzazione e la valorizzazione del personale interno all’ente.
Latrofa si è poi molto soffermato sul concetto di condivisione. «Ho iniziato a incontrare – ha affermato – le istituzioni locali, la Capitaneria di Porto, e continuerò con gli operatori economici e i rappresentanti delle forze sociali. La mia idea è quella di un’Autorità che non cali dall’alto le decisioni, ma che sia un punto di raccordo tra sviluppo economico, tutela ambientale, legalità e diritti del lavoro. I porti sono il cuore pulsante di territori interi, non semplici recinti doganali. Credo profondamente nel valore del dialogo istituzionale e dell’ascolto dei territori. I porti non sono recinti chiusi: sono infrastrutture pubbliche, devono essere parte della vita delle città. Per questo da subito incontrerò i Sindaci, la Regione, i sindacati, gli operatori e tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di costruire insieme un progetto condiviso».
Le parole
«Considero ogni opinione, anche la più severa – ha proseguito – come un segnale di attaccamento alla propria comunità. È lo stesso sentimento che ho sempre avuto per la mia città, e che oggi porto con me in questa nuova responsabilità. Sono qui per lavorare con serietà, dialogare con tutti e dare il massimo per i tre porti che mi sono stati affidati».
«Sono stato nominato come Commissario Straordinario – ha aggiunto preannunciando un primo step entro l’autunno sull’attività svolta e i risultati conseguiti – ma ho ben chiaro che ogni giorno che vivrò in questo ruolo dovrà essere preparatorio per una gestione ordinaria forte, autorevole, innovativa. Il sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha tutte le carte in regola per tornare a essere strategico nel panorama nazionale. Per farlo dobbiamo lavorare insieme».