Pisa, stazione: al ritorno della zona rossa si somma un’ordinanza anti-vetro
Da lunedì prossimo divieto di vendita per asporto di bevande dalle 21 alle 6
PISA. Da lunedì prossimo, 4 agosto, torna la zona rossa nell’area della Stazione Centrale. E torna anche l’ordinanza anti-vetro firmata dal sindaco Michele Conti. Anzi, è volutamente coincidente proprio con il ripristino della zona rossa. Il nuovo provvedimento riguarda, in particolare, il divieto di vendita per asporto di bevande in recipienti di vetro. «È vietata – si legge nell’ordinanza – dalle ore 21 e fino alle ore 6 la vendita per asporto di bevande in recipienti di vetro da parte dei pubblici esercizi, attività commerciali di qualsiasi tipologia, attività artigianali, circoli privati».
Una misura che si applica nel periodo di vigenza della “zona rossa” (istituita con ordinanza del prefetto del 23 luglio scorso), dunque dal 4 agosto al 4 ottobre, nella zona della stazione ferroviaria di Pisa compresa tra piazza della Stazione, via Mascagni, via Battisti (tratto compreso tra via Mascagni e viale Gramsci), viale Gramsci, via Bonaini (fino all’intersezione con via Puccini), via Puccini.
Già in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sottolinea l’atto comunale, era emersa «l’opportunità dell’adozione, da parte del sindaco, di un’ordinanza contingibile e urgente, a completamento della vigenza della “zona rossa”, che vieti la vendita per asporto di bevande in recipienti di vetro da parte delle attività economiche presenti nelle vie ricadenti all’interno della stessa “zona rossa”, dato che in più occasioni l’uso di detti recipienti, usati come oggetti contundenti o armi improprie, ha provocato lesioni personali da parte di soggetti in stato di alterazione, senza sottacere la potenziale pericolosità rappresentata dall’abbandono dei contenitori in vetro su suolo pubblico per le migliaia di pedoni che quotidianamente transitano nelle suddette vie».
Ribadito che la zona della Stazione «comporta una particolare situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica, essendo esposta a fenomeni di microcriminalità, reati di natura predatoria, consumo eccessivi di alcool, spaccio di stupefacenti e altre situazioni di degrado che, non di rado, sfociano in episodi di violenza», il divieto di vendita per asporto di bevande in recipienti di vetro, da parte delle attività di tipologia alimentare ubicate all’interno della zona rossa, è considerato «un efficace strumento di tutela dell’incolumità pubblica».
Tra i presupposti alla base dell’ordinanza viene evidenziato «il “principio di prevenzione” sulla scorta del quale all’amministrazione, muovendo da un’analisi di contesto, è consentito intervenire prima che si verifichino danni, compresi quelli riconducibili alla lesione del bene pubblico “sicurezza urbana”, mediante misure atte a eliminare o, almeno, a ridurre fortemente il rischio che gli eventi si concretizzino».
Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. In caso di reiterazione delle violazioni è prevista la chiusura dell’esercizio per un periodo da 5 a 15 giorni.