Il Pisa di Gilardino: «Difesa solida, corsa e l’estro di Tramoni»
Presentazione ufficiale del nuovo allenatore: «Rapporto schietto e diretto con la società»
PISA. Alle 13 precise del 12 luglio 2025 inizia di fatto l’era di Alberto Gilardino a Pisa. È vero, l’allenatore è già al lavoro con la squadra, ma c’era molta attesa per le sue prime parole. Assieme al direttore generale Giovanni Corrado e al direttore sportivo Davide Vaira, il tecnico di Biella, terzo iridato del 2006 ad allenare il Pisa dopo Gattuso e Inzaghi, parte dai concetti che lo hanno fatto diventare prima un ottimo attaccante e poi un allenatore capace già di conquistare una promozione in A e di saper anche salvarsi al primo tentativo senza grande affanni. Concetti semplici come lavoro, sacrificio e umiltà. Doti fondamentali per raggiungere la salvezza.
«Ringrazio la famiglia Corrado e il patron Alexander Knaster. A Pisa ho trovato grandissimo entusiasmo e questa è una cosa fondamentale all’inizio di un percorso. Con la società abbiamo le stesse idee e gli stessi obiettivi. Sono un allenatore giovane e con grande cultura del lavoro e del sacrificio che voglio trasmettere alla squadra», dice Gilardino. Il tecnico sa che c’è una rosa da sfoltire in uscita e da completare con giocatori pronti per la serie A. «Sto facendo le mie valutazioni. Ho trovato calciatori molto disponibili. Al momento penso ad allenare chi ho a disposizione. Sappiamo che il mercato è lungo e abbiamo tanto tempo. Devo cercare di far rendere al massimo questi giocatori». Una piazza, quella pisana, per certi simile a quella di Genova, sponda rossoblù. «Ci sono tante similitudini a livello di mentalità e di passione tra le due tifoserie. Questo è un punto di orgoglio e l’entusiasmo della gente deve essere un valore aggiunto per noi».
Gilardino non ha avuto molta difficoltà ad accettare Pisa: «I primi che ho incontrato sono stati proprio Vaira e Giovanni Corrado. C’è stato subito un rapporto schietto e diretto. Nelle trattative ci vuole sempre un po’ di tempo, ma non è stato difficile convincermi ad accettare questa sfida». L’obiettivo è chiaro e semplice. «La salvezza – dice Gilardino –. Dovremo essere un treno che tira dritto anche nei momenti difficili. Quando tirerà il libeccio bisogna essere bravi a chiudere le finestre e restare compatti». Ripete che per la costruzione della squadra serve calma e pazienza: «Ci sarà modo di fare il punto della situazione durante il ritiro. Ci alleniamo da appena quattro giorni. Non bisogna affrettare i giudizi. Credo che sia un fatto positivo quello di avere con noi i giocatori che hanno vinto il campionato. Mi è successo anche al Genoa dopo la promozione in serie A». Gilardino parla dell’insegnamento dopo l’esonero del novembre scorso al Genoa: «Ci tengo a sottolineare che sono stato esonerato con la squadra sopra la zona salvezza. In questi mesi ho cercato di aggiornarmi, riflettere e studiare le novità. A 43 anni penso ci sia sempre voglia e modo di migliorare». Gilardino ha sentito anche Filippo Inzaghi: «Ci siamo sentiti qualche settimana fa. È normale che tra ex compagni di squadra ci sentiamo quando uno pensa di andare a lavorare dove era stato l’altro». Si parla di tattica e di come sarà il suo Pisa: «Ho delle idee in testa. Mi piace difendere a tre e anche costruire a tre, in passato però ho giocato anche a quattro in difesa. Queste scelte non sono obbligatorie, i principi e i concetti su cui lavorare sì. L’aspetto tattico deve essere uniforme alle caratteristiche tecniche dei giocatori. Voglio una squadra che corra molto». E che subisca poco: «La cosa che mi ha colpito maggiormente del Pisa di Inzaghi era la voglia di non prendere gol. Questa mentalità l’ho riscontrata anche in questi primi giorni di lavoro».
Si parla del ruolo di Matteo Tramoni in caso di passaggio al 3-5-2: «È un trequartista che sa giocare bene tra le linee. Può giocare come seconda punta o dietro le punte in un 3-4-1-2, ma con mezzali a centrocampo in grado di fare bene entrambi le fasi. Secondo me può fare anche la mezzala offensiva. Ma valuteremo tutto un po’ alla volta».
Giovanni Corrado, prima della conferenza del tecnico, ha presentato Gilardino mostrando anche l’orgoglio di chi, come lui, ha lavorato quasi nove anni per raggiungere la serie A: «Questa è la conferenza stampa più importante da quando siamo arrivati a Pisa – ha esordito Corrado junior –. Siamo orgogliosi di presentare un allenatore che questa categoria l’ha conquista e l’ha anche mantenuta. Senza contare la grande carriera fatta da calciatore. Siamo fieri che Gilardino abbia scelto il Pisa. Quello che Gilardino ha lasciato a Genova dal punto di vista di vista umano è per noi molto importante. È la persona più giusta per accompagnarci in questo percorso».
Anche Vaira ha parlato del nuovo tecnico: «Rivedo nel Gilardino allenatore lo stesso percorso che ho fatto come direttore partendo dalle serie minori. Sappiamo che dobbiamo affrontare una stagione impegnativa e anche di sofferenza, ma tra noi c’è grande unità fin dai primi giorni. Siamo una neopromossa, dovremo fare di tutto per mantenere la categoria».