La tragedia
Pisa, c’è posta in arrivo dall’Asl che va a caccia di “furbetti”. Cosa deve fare il cittadino
Spediti in provincia 6.500 avvisi bonari con richiesta di ticket
PISA. C’è posta in arrivo da parte dell’Asl Toscana nord ovest per i cittadini che hanno effettuato prestazioni sanitarie nei territori dell’azienda Toscana nord ovest e che potrebbero – il condizionale è d’obbligo – non avere pagato il ticket. Si tratta di avvisi bonari, spiega l’Asl. Al cittadino però spetta “l’onere” della prova. Nel senso che, quando riceve la missiva, deve attivarsi per dimostrare che non fa parte della schiera dei “furbetti” o che è vittima di una dimenticanza. L’accertamento può riguardare anche prestazioni che risalgono indietro nel tempo, a partire dal 2022.
La campagna
Attualmente è in corso l’attività dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, spiega l’azienda stessa che ha competenze su un territorio con circa 1 milione e 200mila cittadini, su 13 ospedali e 15mila dipendenti, relativa alle richieste dei mancati pagamenti del ticket per le prestazioni sanitarie, per gli accessi al pronto soccorso e del “Malum” ossia la sanzione per mancata disdetta non effettuata entro le 48 ore antecedenti alle visite specialistiche o agli esami diagnostici.
Numeri
Nel corso del 2025 saranno inviati gli avvisi relativi al periodo 2022-2025 per gli ambiti di Massa-Carrara, Versilia, Lucca, Pisa e Livorno. A Pisa e provincia sono già state consegnate le prime lettere. Attualmente, per tutte le tipologie di recupero, sono già stati inviati circa 35. 000 avvisi bonari, in particolare circa 6. 500 per l’ambito territoriale della provincia di Pisa; è previsto l’invio entro la fine dell’anno di ulteriori 22. 000 lettere di cui circa 3. 500 per la provincia di Pisa. Ci sono accertamenti, come è capitato a una cittadina di Cascina, richiesti su prelievi ematici effettuati all’ospedale Lotti di Pontedera nel corso di marzo 2023. A volte può non essere semplice ricostruire a cosa si riferisce la richiesta di pagamento.
La motivazione
Come da normativa regionale Dgrt 39/2013, gli avvisi bonari richiedono soltanto l’importo dovuto senza alcun aggravio, mentre l’ulteriore richiesta, antecedente il passaggio all’agenzia delle Entrate-Riscossione, prevede altri 10 euro comprensivi di spese postali e amministrative. Su ogni lettera recapitata al cittadino sono indicate le modalità di contatto dell’Ufficio competente per ogni pratica ed è sempre possibile contestare le richieste ricevute presentando la relativa documentazione probatoria. Per il pagamento l’Azienda allega alle richieste i bollettini precompilati/PagoPa, invitando ad utilizzare unicamente tali modalità per garantire la chiusura delle posizioni aperte. La Regione Toscana infatti ha disposto che le aziende sanitarie debbano accertare se i cittadini pagano correttamente la quota di compartecipazione alla spesa sanitaria prevista dalla normativa e dunque attivino procedure di verifica e di recupero degli importi non riscossi. Controlli simili vengono effettuati anche per chi dichiara esenzioni.
Chi paga
Se un cittadino non ha conservato la ricevuta di pagamento, l’Asl suggerisce di andare a verificare su un portale specifico. Se per qualche ragione non riesce a dimostrare di avere pagato, a quel punto inutile “resistere”. Inutile anche che provi a mettersi in contatto telefonico con gli uffici che non effettuano ricevimento al pubblico. Si può comunicare per email anche se questo tipo di comunicazione non sempre è agevole per gli anziani. «Qualora fosse in possesso della ricevuta di pagamento del ticket effettuato tramite la piattaforma regionale Iris, tramite Totem/sportelli Cup aziendali, tramite bonifico bancario, oppure di un’altra giustificazione – si legge nella lettera – la invitiamo a farci pervenire la documentazione».
L’iter
Cosa fare al momento in cui uno riceve una contestazione per il mancato pagamento di una prestazione sanitaria (visita, esame)? O per il mancato pagamento dopo un accesso al pronto soccorso, o per la mancata disdetta di una prenotazione entro le 48 ore antecedenti la prestazione? Dopo l’avviso bonario con lettera semplice, per cui è possibile presentare un eventuale giustificativo, se questo non viene accolto, il cittadino riceverà un’intimazione al pagamento, notificata a mezzo raccomandata e comprensiva di spese amministrative e postali; anche qui è possibile presentare un eventuale giustificativo. Le pratiche per le somme non pagate e non contestate vengono inviate all’Agenzia delle entrate e l’iter si complicherà ulteriormente.
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