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Un polo sanitario privato nasce nel cuore di Cisanello

di Luca Cinotti

	L'area interessata dal nuovo polo sanitario
L'area interessata dal nuovo polo sanitario

Al suo interno ci saranno due Rsa e un centro diagnostico

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PISA. Cresce ancora il “quartiere della sanità”: a Cisanello arriveranno due nuove Rsa e un polo diagnostico. Si tratta dell’investimento di un importante gruppo del nord Italia che sarà realizzato nell’area ora a verde compresa tra via Pungilupo, via Frascani e via Paradisa.

Il Tirreno lo aveva anticipato lo scorso settembre, parlando di trattative in corso. Negli ultimi mesi i dettagli sono stati messi a fuoco, così come il progetto che si vuole realizzare.

A portarlo avanti è la società Carron Cav. Angelo, colosso immobiliare di Treviso specializzata, tra l’altro, proprio nella realizzazione di strutture sanitarie. In provincia di Pisa ha già costruito due Rsa a Ponsacco, poi date in gestione a un’altra società del nord Italia, la Gheron di Voghera, in provincia di Pavia. E anche se non c’è una conferma da parte di quest’ultima, va segnalato che tra le zone di nuove aperture nei prossimi anni è compresa anche la provincia di Pisa.

La convenzione originaria con il Comune (datata 2023) prevedeva la realizzazione di due Rsa e di due annessi edifici direzionali (dell’altezza massima di cinque piani), su metà del lotto di circa 20mila mq: la restante parte avrebbe dovuto essere ceduta al Comune con destinazione a verde e sosta. Era anche previsto un parcheggio sotterraneo a servizio delle Rsa.

Recentemente, però, l’impresa costruttrice ha presentato una variante che cambia, almeno in parte, le carte in tavola. Viene infatti chiesto di diminuire la parte da cedere all’amministrazione pubblica per ricavare un edificio di 2mila mq nel quale ospitare un centro diagnostico, che esegua dunque – privatamente – analisi ed esami.

In più non è più previsto il parcheggio sotterraneo e quindi tutti i posti necessari alle strutture dovranno esere ricavati a raso: anche per questo lo spazio da cedere al Comune diminuisce.

La conferenza dei servizi che è stata convocata ad hoc ha escluso il progetto dalla Valutazione ambientale strategica (pur con alcune prescirzioni) e quindi la realizzazione del nuovo polo sanitario può andare avanti.

Si tratta di un ennesimo tassello nel puzzle che compone il nuovo volto di un pezzo importante di città, tra Cisanello e Pisanova. Sempre più un quartiere di servizi e, in particolare, di servizi collegati alla sanità.

A fare da volano è ovviamente la presenza dell’ospedale di Cisanello e ancor di più il cantiere per il suo ampliamente, che dovrebbe portare entro il 2026, con il trasferimento degli ultimi reparti rimasti al Santa Chiara, alla nascita di uno dei policlinici più importanti in Italia e in Europa.

Poche settimane fa, poi, in un’area a un tiro di schioppo sia dall’ospedale che dalle future Rsa, è iniziata la costruzione del nuovo presidio della Stella Maris che trasferirà dalla vecchia sede di Calambrone (destinata ad ospitare solo le funzioni amministrative) i reparti di assistenza, riabilitativi, i laboratori e gli studi medici.

Ora arriva anche il progetto per la Rsa che dovrebbe consistere in diverse decine di posti letto e avere come “effetto collaterale” quello di portare a diverse assunzioni, trasformando ancor di più il quartiere di Cisanello in un centro fondamentale della vita cittadina.

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