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Pisa, ospedale con meno posti in estate: ecco il piano reparto per reparto

di Luca Cinotti
Uno degli accessi di Cisanello a Pisa
Uno degli accessi di Cisanello a Pisa

Nel mese di agosto “tagliati” quasi 300 posti letto. Salva l’emergenza, ma critica del Nursind: «Insufficienti le assunzioni temporanee di oss, infermieri e ostetriche»

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PISA. Anche l’ospedale si prepara all’estate. E lo fa prevedendo una diminuzione dei posti letto che va di pari passo, da una parte, con la necessità di fruizione delle ferie del personale e, dall’altra, la riduzione dell’attività chirurgica programmata. I prospetti preparati dai direttori dei dipartimenti portano, nel mese di agosto (quello più “critico”) al calo dei posti letto da circa un migliaio a poco più di 700. Il calo riguarda tutte le specialità anche se, con intensità diverse: in particolare, infatti, viene “tutelato” il dipartimento dell’emergenza.

Il dettaglio

Nel dipartimento materno infantile il taglio riguarda la patologia ginecologica, che dimezza i posti da 8 a 4) sia nella prima che nella seconda unità operativa nel periodo dal 7 luglio al 7 settembre. Rimangono invece invariati i posti letto di altri servizi importanti come pediatri, neonatologia, oncoematologia pediatrica, terapia intensiva neonatale

Per l’anestesia e la rianimazione verranno salvaguardati i posti letto legati a unità operative specifiche (pronto soccorso, materno infantile al Santa Chiara, trapianti, centro ustioni) mentre saranno ridotti quelli “interdipartimentali”: ad agosto scenderanno da 12 a 6 (dal 3 al 24) e poi a 8 (dal 25 al 31). C’è, però, una sorta di “avvertimento”: si fa presente, infatti, che il mantenimento dei posti è legato all’attribuzione certa di cinque infermieri per rendere sostenibile il piano ferie.

I dipartimenti legati alla chirurgia sono fra i più colpiti, visto che la programmazione prevede di ridurre gli interventi nel periodo estivo. Per fare qualche esempio, endocrinochirurgia scenderà prima da 38 a 22, per poi arrivare a un posto letto tra il 4 e il 24 agosto. Tagli, seppure ridotti, anche per la chirurgia epatica e dei trapianti di fegato e la chirurgia generale e dei trapianti. Non si salvano nemmeno la diabetologia e le due unità di endocrinologia.

Tra le specialità mediche e chirurgiche tagli sono previsti da metà giugno a metà settembre per malattie infettive (da 23 a 18), medicina 1 (da 12 a 10), gastroenterologia (da 12 a 7). Periodi più corti (da metà luglio a inizio settembre) per oculistica e chirurgia oftalmica (da 5 a 3). Rimangono invece invariati – come anticipato - i posti letti del dipartimento di emergenza e accettazione, a eccezione di piccoli tagli per ortopedia e traumatologia universitaria e la chirurgia del piede e della caviglia. Da segnalare, però, che verranno ridotte alcune attività di ambulatorio “per ridotto numero di personale medico”.

Caleranno i posti letto anche nel dipartimento di neuroscienze (neurochirurgia, neurologia, psichiatria): in particolare scenderanno i posti di terapia subintensiva e quelli dedicati alle stroke unit, cioè al trattamento degli ictus. Nessun taglio, invece, per la neuroriabilitazione. Nel dipartimento cardio-toraco-vascolare si “salvano” dai tagli solo le unità operative della terapia intensiva cardiologica e la subintensiva della chirurgia toracica, mentre caleranno i posti letto (per dirne alcuni) di cardiologia, cardiochirurgia, pneumologia.

Copione simile per la chirurgia addominale e l’urologia, dove i tagli sono concentrati nel periodo più critico, quello tra il 4 e il 24 agosto. Sempre ad agosto, infine, verranno cancellati i posti letto della terapia medico nucleare endocrino-oncologica e del centro multispecialistico di chirurgia robotica.

Il sindacato

Critico sul piano dell’Aoup è il sindacato Nursind, attraverso il suo segretario Daniele Carbocci, che puntualizza come le assunzioni annunciate dall’Aoup servano solo per garantire i servizi del dipartimento di emergenza e accettazione, mentre gli altri reparti andranno in sofferenza. Il riferimento di Carbocci è agli 80 ingressi – tra infermieri, ostetriche e oss – che ci saranno grazie a un’agenzia di lavoro interinale. Troppo poco – sostiene il sindacato – per garantire un’estate tranquilla.

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