Pisa, la lista dei lavori che servono per costruire il centro sportivo a Gagno: dai parcheggi al verde pubblico
A Palazzo Gambacorti si aspettano per i prossimi giorni la richiesta di permesso di costruire da parte del Pisa Sporting Club
PISA. C’è l’allargamento del parcheggio scambiatore di via Pietrasantina, anche in previsione del sottopasso ferroviario in via Rindi. Poi ci sono anche interventi sul verde pubblico e impegni puntuali per la pulizia dei fossi. Più le prescrizioni da rispettare per edificare le nuove strutture su “palafitte”. Tutto quello che serve per aprire il cantiere a Gagno e realizzare il Pisa Training Centre è scritto in atti ufficiali del Comune. A Palazzo Gambacorti si aspettano per i prossimi giorni la richiesta di permesso di costruire da parte del Pisa Sporting Club. Anche alla Sesta Porta, base della società, è una tempistica ritenuta possibile. Tanto che sono in corso contatti con alcune ditte che potranno essere incaricate dei lavori, oltre ad aver fatto un primo studio sulle modalità di allestimento del cantiere.
Il paesaggio
Gli uffici comunali dell’urbanistica e dell’edilizia privata, nell’ultima versione allegata alla delibera di approvazione del progetto da parte della giunta, mettono in evidenza il nuovo perimetro assegnato all’area dove sorgerà il centro sportivo con l’obiettivo di migliorare «le modalità di intervento sulle aree destinate a opere di urbanizzazione da cedere al Comune, permettendo di cucire in maniera opportuna tali spazi in funzione degli elementi esistenti, quali viabilità, fossetti e recinzioni». Invece, riguardo alle indicazioni per un «corretto inserimento paesaggistico e ambientale» dell’opera, si sottolinea, tra l’altro, che le volumetrie delle nuove costruzioni «hanno altezze contenute» e dunque «consentono la salvaguardia delle visuali panoramiche». E che «le aree sistemate a verde dovranno essere totalmente inerbite con tappeto plurispecifico e plurivarietale a ridotto consumo idrico e saranno piantumate con alberature in accordo al regolamento comunale». In particolare «nei parcheggi dovrà essere privilegiato l’uso di piante arboree con funzione ombreggiante nonché ornamentale».
Le opere
A proposito delle opere di urbanizzazione che il Pisa Sc dovrà realizzare «quale miglioramento e adeguamento di opere e infrastrutture esistenti», la principale consiste «nell’ampliamento del parcheggio scambiatore» di via Pietrasantina «in area di proprietà comunale adiacente allo stesso» e già «con destinazione urbanistica a parcheggio». Infatti questo intervento è ritenuto di particolare utilità dagli uffici comunali «in quanto l’area interessata ha destinazione urbanistica conforme, è di proprietà comunale e non risulta utilizzata». Peraltro si fa presente che «una porzione del parcheggio scambiatore esistente potrebbe, inoltre, essere interessata dagli interventi di realizzazione del sottopasso ferroviario proposto da Rfi» (per eliminare il passaggio a livello di via Rindi) e di conseguenza «risulta opportuno ampliare la superficie dell’area a parcheggio accogliendo la proposta della società». Tra gli impegni a carico del Pisa anche la progettazione, realizzazione e costituzione di servitù di uso pubblico dell’asse di collegamento pedonale tra il parcheggio scambiatore e il cimitero. E destinare «almeno un campo a eventuale temporaneo uso per associazioni sportive per finalità sociali e di aggregazione giovanile». In più «la pulizia e l’ordinaria manutenzione della fascia dei 10 metri del fosso Pietrasanta».
Le costruzioni
Riguardo alle parti edificabili (dalla sede al Pisa Store, alla foresteria), il progetto prevede il recupero del centro sportivo della Bellani con ampliamento dei manufatti esistenti. I documenti confermano quello che è stato l’ostacolo più difficile da superare, ovvero il fatto che l’area è definita «a pericolosità per alluvioni frequenti». Per questo «tutti i fabbricati dovranno essere posti a quota di sicurezza idraulica di circa 2,97 mslm (metri sul livello del mare), ovvero 1,17 metri sopra il parcheggio scambiatore da realizzare su pilotis o soluzione similare di tipo “trasparente”, ovvero che l'acqua si possa muovere liberamente al di sotto» (in pratica “palafitte”). Tutte le tribune «dovranno essere di tipo metallico, “trasparenti” all’acqua».