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Pisa, il nuovo Santa Chiara cresce ancora: viaggio nel cantiere. L’architetto Terzaghi fa il punto sui lavori

di Francesco Loi
Pisa, il nuovo Santa Chiara cresce ancora: viaggio nel cantiere. L’architetto Terzaghi fa il punto sui lavori

Grandi edifici in costruzione e strumentazioni smart nei cunicoli del sottosuolo

08 maggio 2024
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PISA. Quello che si vede dalla strada o passando dal ponte delle Bocchette può far intuire qualcosa. Ma non può far comprendere fino in fondo le vere dimensioni di quanto sta sorgendo. Sopra, in superficie, già si vede un mondo. Quasi un paese in costruzione. Non è tutto, però. Perché sotto, arrivando sino a 5 metri di profondità, c’è un altro mondo. Nascosto e super tecnologico, una volta attrezzato. Servirà a far funzionare, in modo efficiente e smart, il mondo di sopra.

Il cantiere per completare il Nuovo Santa Chiara di Cisanello procede anche sotto la pioggia, come ieri.

«Le strutture degli edifici sono state completate al 99%, i lavori nel loro complesso sono al 50%», dice l’architetto Filippo Terzaghi, rup, ovvero responsabile unico del procedimento che porterà l’ospedale pisano a essere uno dei più grandi d’Europa. E anche una delle guide d’eccellenza nel nostro viaggio tra il mondo di sopra e quello sotterraneo, insieme al prezioso direttore di cantiere Antonio Portino.

Si percorrono quelle che saranno le strade interne, in mezzo agli scheletri degli edifici che prendono forma progressivamente, gru, trivelle, betoniere, operai che vanno e vengono. Tutto ciò che si vede, in base all’ultimo assestamento del piano economico, vale 316 milioni di euro. A questi si aggiungono, tra l’altro, gli oltre 58 milioni derivanti dal rimborso ministeriale per i prezzi lievitati a causa prima della pandemia da Covid e poi della guerra. A fine 2026 l’ospedale dovrebbe essere concluso, agli inizi del 2027 scatteranno i sei mesi necessari per i traslochi dal “vecchio” Santa Chiara.


«Ma – spiega Terzaghi – non sarà un semplice spostamento di ciò che è rimasto ancora là a questi nuovi edifici. C’è un piano complessivo di riorganizzazione del polo di Cisanello con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi ed efficientare i servizi».

Il viaggio inizia in uno dei prefabbricati all’inizio del cantiere. All’interno un plastico che mette in evidenza la realizzazioni in corso. Ma anche la riorganizzazione complessiva. A cominciare dal nuovo ingresso al polo ospedaliero, baricentrico tra vecchio e nuovo insediamento, e al quale si accederà attraverso un sottopasso collegato direttamente ai parcheggi che si trovano di fronte (le strutture già fanno capolino). E non sarà l’unico, perché di sottopassi ce ne sarà un altro, questo dai parcheggi fino al centro prelievi.

Tutto quanto avviene nel cantiere rientra nel nuovo marchio con la scritta “NSC-Cresce con te”, in cui un’asta della lettera N raffigura la Torre pendente stilizzata. Il sito internet collegato (https://www.e-chiaracresce.it/) riporta gli stati di avanzamento e i grandi numeri. Alla voce “potenziamento” si legge: 72.700 mq superfici utili, 661 posti letto, 18 locali di diagnostica, 32% degenze singole, 70 ambulatori visita, 4 sale parto, 2 sale operatorie blocco parto, 37 posti di terapia intensiva neonatale, 16 posti centro trapianti.

Nell’area di cantiere si notano la bandiera italiana e il vessillo della Regione Toscana («poi arriverà anche la bandiera dell’Unione Europa, da cui proviene parte dei finanziamenti, ce lo ha chiesto il ministero», dice Terzaghi). I vessilli sono sull’edificio 34, quello cresciuto più velocemente in altezza, che ospiterà degenze e sale operatorie, terapie intensive, centro ustioni collegato al monoblocco preesistente (Edificio 30) e all’Edificio 31 dalla Main street, congiunzione tra parte storica e parte nuova. Main street è lo stabile più grande, una sorta di grande centro del polo, fatto di 7.500 mq di superfici utili, 6.500 mq percorsi e aree di sosta, 8 ascensori e 4 sale per il pubblico, 37 posti di terapia intensiva neonatale, oltre 600 metri di percorsi sanitari di collegamento.

Spostandosi in direzione ponte delle Bocchette spicca il nuovo centro prelievi, unica costruzione dove le pareti (in vetro) sono già state montate e si va verso la sistemazione degli impianti. Avrà 8 box, 7 ambulatori e 250 mq di sala attesa. Alle sue spalle, andando verso l’Arno, gli edifici della Scuola di Medicina e gli spazi per ricerca e didattica: un campus universitario dentro l’ospedale e l’ospedale dentro un campus universitario, con 3.360 posti in aula, un’aula magna da 400 sedute, 780 mq di sale studio e, nello stabile a fianco, 7.700 mq destinati a laboratori.

Più verso la strada, la nuova sede degli uffici amministrativi che prevede 400 postazioni, aule da 140 posti per la formazione aziendale e un centro infanzia aziendale di 480 mq. Infondo all’area di cantiere una cucina da 6mila pasti al giorno, 450 posti mensa per i dipendenti dell’Aoup e oltre 300 posti mensa per gli studenti dell’Unipi.

Completa l’area dove sono in corso i lavori, ma è una delle parti essenziali, il nuovo Polo tecnologico (Cto). È il centro, ne scriviamo a parte, che alimenta a livello energetico tutto il polo ospedaliero.

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