Il Tirreno

Pisa

Lutto

Addio a Daniele Martinelli, ha inventato il “Pick a Flower”. Il ricordo della figlia

di Roberta Galli
Daniele Martinelli e, a destra, la moglie Leda Immolesi nel locale che porta avanti con la figlia
Daniele Martinelli e, a destra, la moglie Leda Immolesi nel locale che porta avanti con la figlia

Pisa, aveva 79 anni: il locale è un riferimento storico per gli studenti della Sapienza

17 aprile 2024
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PISA. È morto Daniele Martinelli, 79 anni, storico ristoratore pisano, titolare del “Pick a Flower”. La sua è stata una vita dedicata al lavoro, dietro al bancone del suo locale, tra mura medievali e palazzi storici, affacciato sulla Sapienza, a due passi da lungarno Pacinotti. A spegnere quel suo sorriso e quel carattere mite è stato un male che non perdona con il quale combatteva da alcuni mesi.

Il “Pick a Flower”, il suo gioiello, ora è nelle mani di chi insieme a lui, nel lontano 1982, lo aveva creato. «Tutto ebbe inizio 42 anni fa – racconta la moglie Leda Immolesi, con un passato da dietologa all’ospedale di Pisa –. Mio marito era un imprenditore attivo in un altro settore e a certo punto della sua vita decise di aprire un’attività legata alla ristorazione. Nacque così il nostro Pick a Flower, dal nome particolare, suggeritoci da chi ci aiutò nella ristrutturazione del fondo, ispirato a un tipo di carta da parati con la quale avevamo rivestito il bancone del bar». E il “Pick” è stato un punto di riferimento per generazioni di pisani che hanno frequentato e studiato presso il Palazzo della Sapienza, un tempo sede delle Facoltà di Economia e Commercio e Giurisprudenza. Un locale che ha fatto la storia della nostra città, grazie alla grandissima disponibilità di Daniele e Leda, sempre pronti ad accogliere giovani, ma anche meno giovani, in qualsiasi momento della giornata e offrire loro piatti o spuntini preparati al momento, oltre naturalmente alle serate dove la musica era il punto di maggiore attrazione. E poi le tante feste di laurea, e se quelle pareti storiche potessero parlare racconterebbero momenti bellissimi di una Pisa decisamente diversa, dove i locali legati alla movida si contavano sulle dita di una mano.

«In centro storico di bar e ristoranti per giovani ce n’erano quattro – racconta la signora Leda, origini emiliane e grande passione per il suo lavoro – per questo con mio marito pensammo di buttarci in questa avventura che per tanti anni ci ha regalato soddisfazioni enormi. Poi, si sa, i tempi cambiano e con loro anche le situazioni. La chiusura della Sapienza, a seguito del terremoto in Emilia di una quindicina di anni fa, e lo spostamento delle Facoltà al Polo Piagge hanno cambiato la geografia del quartiere e venendo meno gli studenti anche noi ci siamo dovuti adattare a un altro tipo di clientela, anche se ancora molti giovani ci scelgono per le loro feste di laurea o compleanni. Ma non sono più quei tempi».

A dare una mano ai coniugi Martinelli da più di quindici anni c’è Luisa, la loro figlia. È lei ogni giorno a occuparsi della cucina, mentre babbo e mamma gestivano la sala e il bancone del bar. «La perdita del mio babbo – racconta Luisa Martinelli – è stato un dolore grandissimo. Lui era veramente l’anima di questo locale che aveva creato con mia madre e portato avanti con tanta passione e determinazione. Mio padre era un uomo buono, socievole, sempre pronto a dare una mano a chi ne aveva bisogno. Un uomo molto rispettoso che ha amato tantissimo il suo lavoro a cui ha dedicato tutta la sua vita».


 

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