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Stefania va in pensione dopo 52 anni di tagli, colori e pieghe: «La vita mi ha tolto tutto, ma non ho mai mollato»

di Roberta Galli

	Stefania Guelfi
Stefania Guelfi

Pisa, due gravissimi lutti hanno segnato la parrucchiera di Oratoio: «Ma grazie al mio lavoro e all’affetto delle mie tante clienti ho trovato la forza di andare avanti»

13 aprile 2024
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PISA. Dopo 52 anni, trascorsi tra phon, spazzole e forbici, la storica parrucchiera di Oratoio, Stefania Guelfi, 72 anni e un mare di simpatia, titolare del salone “Stefania Coiffeur” in via Maggiore, ha deciso di andare in pensione e di passare il testimone alla giovane Letizia Carmassi. Sarà lei dal 5 maggio a gestire il suo negozio, anche se con un look decisamente diverso. In queste settimane sono infatti in corso i lavori di ristrutturazione del salone. Stefania è stata un punto di riferimento nel quartiere e per generazioni di pisane che si sono affidate alle sue abilissime mani, tra taglio, colore, piega e tanta creatività.

Ma gli anni passano. Nel 2022 Stefania volle festeggiare un traguardo importante, le nozze d’oro con la professione, 50 anni di attività, organizzando una grande festa. Le clienti le chiedevano di non mollare e la storica parrucchiera di Oratoio le aveva accontentate continuando a lavorare, ma poi la decisione è stata presa. «Non ho nessun rimpianto – dice Stefania – vado in pensione felice. Ho portato avanti per tutta la vita un lavoro che ho amato moltissimo e che mi ha dato tantissime soddisfazioni. Lascio il mio negozio in buone mani e sono felice del lungo percorso fatto per arrivare fino a qui». E di strada, a livello professionale, Stefania Guelfi ne ha fatta veramente tanta. «Ho intrapreso questo mestiere da giovanissima – riavvolge il nastro dei ricordi la parrucchiera –. Fin da bambina sognavo di lavorare nel mondo delle acconciature. E grazie al mio babbo che mi aiutò, era il 1972 (avevo vent’anni, ma per l’epoca non ero ancora maggiorenne), aprii il mio negozio. Una grandissima gioia, avevo realizzato il mio sogno. Poi mi sono sposata, è nato mio figlio, ma la felicità è durata ben poco».

La vita infatti ha messo a durissima prova Stefania, ma grazie al suo carattere solare e soprattutto al suo lavoro si è fatta forza, tanta forza, e ha affrontato un destino avverso a testa alta. «Il lavoro – racconta – mi ha sorretto nei momenti difficili». Stefania Guelfi è rimasta vedova a soli trent’anni, con Samuel di appena 5 anni. Suo marito Arnaldo Picchi rimase vittima di un incidente stradale. Ma il peggio doveva ancora venire. «Anche Samuel – racconta ancora Stefania – non è più con me. Mio figlio mi ha lasciata nel febbraio 2008 a causa di un malore, nello stesso anno avrebbe dovuto sposarsi». Samuel aveva 32 anni ed era funzionario alla Scuola Superiore Sant’Anna. «La perdita di mio marito e di mio figlio – spiega ancora – sono ferite grandissime che non si rimargineranno mai, ma grazie al mio lavoro e all’affetto delle mie tante clienti che in questi anni così dolorosi mi hanno spronato a continuare e a non mollare, piano piano ho cominciato di nuovo a vivere o meglio a sopravvivere, come dico io». E il suo negozio si è trasformato, giorno dopo giorno, in quella famiglia dove Stefania si è rifugiata nei momenti più difficili. «Anche durante il periodo del Covid – dice – le mie clienti mi sono state vicine. Grazie al loro sostegno ho potuto riaprire l’attività, ma l’età cominciava già a farsi sentire. Così ho preso ad accorciare l’orario di lavoro e poi finalmente qualcuno ha bussato alla mia porta e grazie a Letizia Carmassi, una bravissima professionista e mamma di due bambini, che ha rilevato la mia attività, ora mi ritiro serena».

«Che cosa farò in futuro? Per il momento ho promesso a Letizia che non l’avrei lasciata sola i primi tempi – conclude Stefania – e manterrò l'impegno. Non mancherò di farle visita in negozio anche per salutare tutte le mie clienti, affidate ora alle sue mani, poi vorrei viaggiare, vedere un pochino di mondo e se la salute mi assiste godermi il mio meritato riposo. Grazie a tutti coloro che mi hanno voluto bene, mi hanno sorretta e aiutata nella mia lunga vita professionale».


 

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