Pisa, incendio in carcere: detenuto appicca il fuoco, persone intossicate
A raccontare quanto accaduto è il Sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria
PISA. Paura e fiamme nel carcere Don Bosco. A raccontare quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì 25 marzo è il Sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria.
L’incendio
«Si è rischiato grosso nella sera di lunedì 25 marzo – si legge nella nota – verso le 18.30 nel carcere Don Bosco, quando un detenuto straniero ha dato fuoco a un materasso e un cuscino di gomma piuma nella propria camera al piano terra del reparto penale. In pochi minuti, un denso fumo si è diffuso in tutto il reparto detentivo. Si evidenzia che il detenuto già in passato si era reso responsabile di analoghi episodi».
I soccorsi
Il comunicato del sindacato di polizia penitenziaria prosegue: «È stato necessario l'intervento del medico dell'istituto per alcuni detenuti che hanno inalato fumo tossico. Solo grazie al tempestivo e professionale intervento del personale di polizia penitenziaria in servizio, cui va un grande elogio, tutti i detenuti del reparto sono stati messi in sicurezza, scongiurando conseguenze più gravi».
La denuncia
Il sindacato di polizia penitenziaria infine lancia la denuncia: «Lavorare nell'istituto di Pisa, come in tutto il sistema penitenziario italiano, è diventato impossibile a causa dell'assoluta assenza dei requisiti minimi di sicurezza e vivibilità lavorativa per il personale. Questo episodio evidenzia lo stato di emergenza nazionale degli istituti penitenziari. Si chiede ai vertici dell'amministrazione penitenziaria e alla politica un intervento per riorganizzare il sistema penitenziario. Si conclude con una critica verso la politica e l'amministrazione per non essere riuscite a trovare soluzioni efficaci alla violenza nelle carceri».