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Pisa, via al recupero dell'ex caserma Artale: operazione da 25 milioni di euro - I dettagli
Primi cantieri all’inizio dell’estate: si parte con la bonifica. A seguire demolizione e costruzione degli appartamenti
Pisa Primi cantieri al via all’inizio dell’estate. Investimento stimato in 25 milioni di euro. Si svelano i dettagli dell’intervento di recupero dell’ex caserma Artale di via Roma. Progetti, obiettivi, valutazioni ancora in corso con Amedeo Di Stefano, esponente della proprietà, ovvero la società San Ranieri srl (di cui è amministratore delegato), controllata da Ad Casa, immobiliare fiorentina che ha acquistato il complesso da Cassa Depositi e Prestiti (e della quale Di Stefano è vicepresidente), e con Silvano Bagagli, coordinatore del progetto con attività di project management.
Nei giorni scorsi la società ha firmato con il Comune la convenzione per la realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo di oneri concessori (di cui scriviamo a fianco) e ha richiesto i permessi a costruire per questa parte.
Il piano di recupero interviene su una superficie fondiaria di circa 18.500 mq. Il complesso (che si estende nell’isolato compreso tra via Roma, via Savi, via Nicola Pisano e via Derna) è composto da corpi di fabbrica distinti, realizzati a partire dal 1888, articolati in tre edifici principali e altri minori. Le destinazioni d’uso prevedono studentato, appartamenti, spazi commerciali.
La “filosofia”
«Da molti anni – dicono – la società è impegnata in piani di recupero come nel caso dell’ex Artale. L’idea di fondo è la riqualificazione di un intero isolato del quartiere di Santa Maria, da tempo chiuso, e la sua restituzione alla città. Una parte importante del complesso sarà a uso ricettivo, un’altra a studentato/alberghiero e un’altra ancora commerciale».
«Ma soprattutto – aggiungono – mettiamo in evidenza la creazione di una piazza pubblica, che potrà essere utilizzata dalla cittadinanza, eliminando una sacca di degrado e creando un nuovo luogo di aggregazione in centro città. L’amministrazione comunale è stata molto attenta a recepire questi input e di ciò dobbiamo dar merito al sindaco Michele Conti e all’assessore Massimo Dringoli».
Tempistica
«Nel 2024 sarà dato il via alle opere di urbanizzazione e alla prima parte delle opere sui fabbricati. Un’operazione di notevoli dimensioni che ci impegnerà per due-tre anni», spiega Di Stefano. La priorità sarà «la bonifica dell’attuale piazzale, la grande ex piazza d’armi, come imposto dalla Vas». A seguire la prima parte delle opere di urbanizzazione e la demolizione dei volumi lungo via Derna, dove la ricostruzione riguarderà le funzioni residenziali e commerciali del complesso riqualificato. «Ogni edificio – specifica Bagagli – consisterà in un intervento a sé stante, seguendo, nei casi dove è previsto, le indicazioni della Sovrintendenza relative alle parti vincolate». L’investimento complessivo «non sarà inferiore ai 25 milioni di euro: questo è l’ordine di grandezza, in attesa di definire nel dettaglio gli interventi». Riguardo alle parti del complesso a destinazione ricettiva, «ci sono già contatti con diversi potenziali gestori».
Appartamenti
Lungo il lato di via Derna, dove ci sono gli “edifici minori” e non vincolati, la destinazione d’uso è di tipo residenziale. La previsione è di 24 appartamenti.
«Questo – dicono gli esponenti della società – è il progetto di massima, che però può essere modificato in base alle esigenze del mercato. Si tratterà di costruzioni di qualità, considerato il contesto in cui si inseriscono, con appartamenti di dimensioni comprese tra 80 e 150 mq. Ogni unità immobiliare avrà un garage e un resede esclusivo di accesso».
Studentato
Per “l’area del fabbricato camerate”, la più grande del complesso ex Artale, la destinazione d’uso è abitazioni collettive (studentato). In questo caso è possibile che una parte della struttura possa essere riservata al Diritto allo studio universitario (Dsu). «Abbiamo dato disponibilità all’assessore – fanno presente dalla società – per l’avvio di un confronto con l’Università finalizzato all’eventuale concessione di una porzione del fabbricato riqualificato. Dovremo verificarne le condizioni, ma l’apertura da parte nostra al confronto è reale».
Palazzina ufficiali
L’area della “Palazzina Ufficiali” ha come destinazione d’uso quella di tipo turistico/ricettiva. In alternativa è prevista la destinazione d’uso “abitazioni collettive”.
Si tratta dell’unico pezzo del piano di recupero ancora da definire.
«Ancora non è stata presa una decisione – confermano Di Stefano e Bagagli –. Stiamo valutando e nel giro di 4-5 mesi sarà definita la destinazione d’uso. Dipenderà molto da chi sarà il gestore che andremo a scegliere per la parte ricettiva. Abbiamo raccolto già interessi e durante la fase di realizzazione delle opere di urbanizzazione apriremo una linea di negoziato con i soggetti che si sono fatti avanti».
Commerciale
“L’area del Teatro” ha per destinazione d’uso il commerciale, nel senso di esercizi di vicinato, con superficie di vendita inferiore a 250 metri quadrati. «Affideremo la commercializzazione – annuncia la società – a esperti del settore che vaglieranno le opportunità migliori per dare un servizio al quartiere».l