Vero il ballottaggio

Martinelli: prima di tutto le persone, non solo gli asfalti

di Francesco Loi
Paolo Martinelli
Paolo Martinelli

«Si riparte da zero a zero, andate a votare Mense gratis, contributi ai nuovi negozi»

26 maggio 2023
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1. «Ci dicevano che era impossibile, la destra pensava a una vittoria scontata. Abbiamo realizzato l’impossibile con una campagna dal basso, costruendo il programma con centinaia di pisani. Al ballottaggio si parte dallo zero a zero e spesso si ribaltano le previsioni, come a Udine. Un sindaco al primo mandato che va al ballottaggio è di fatto sfiduciato, più della metà dei cittadini non l’ha votato. Se mettiamo insieme i voti di chi non ha scelto Conti al primo turno ne mancano pochi alla vittoria. Se ognuno di noi porta a votare anche solo un altro solo elettore che non ha votato due settimane fa abbiamo vinto. Ogni voto è fondamentale».

2. «Sulle persone. Siamo tornati nei quartieri, nelle piazze, abbiamo fatto porta a porta. È esploso un entusiasmo incredibile. Giorni fa abbiamo chiesto sui social di unirsi alla campagna a chiunque volesse. Risultato: oltre 500 volontari che ogni giorno, casa per casa, raccontano il nostro progetto. A chi al primo turno ha votato altri sindaci o non ha votato pensando di essere irrilevante dico: con noi le decisioni importanti si prenderanno insieme ai cittadini, con la partecipazione vera, ogni voce conterà. Conti, probabilmente imbeccato da qualche consulente, parla di me come del ritorno al passato, ripercorrendo la storia fino agli anni ‘70, ma io sono nato nel 1983, non ho mai avuto tessere di partito e non ho nessun padre politico a cui rendere conto. La mia indipendenza è totale e l’ho dimostrato anche di recente dicendo no alla Multiutility proposta dalla Regione. Lui è in politica da 30 anni, prima Msi, poi An, poi Lega in segreteria nazionale con Salvini. Ha una visione del sociale da Novecento, senza servizi territoriali, una visione di partecipazione da Novecento, basata su rapporti personali. Un buon sindaco non si deve occupare solo di asfalti, ma delle persone che su quelle strade camminano. Non ha affrontato questioni come l’emergenza abitativa e il sostegno alle imprese e il commercio, ha svuotato Pisa di eventi e cultura, in centro i residenti sono senza parcheggi e condannati alle code. Non è un moderato civico. È quello degli idranti contro chi si siede, delle panchine tolte ai senzatetto. Non ha neanche sottoscritto l’appello dell’Anpi ai candidati. È un sindaco di destra. Lo dimostrano anche i suoi rappresentanti in commissione elettorale, con sceneggiate di un’aggressività assurda, gridando ai brogli come Trump. Sono arrivati a far piangere una presidente di seggio. Prenda le distanze prima di lunedì, dica che riconosce il voto democratico e smentisca i suoi, che dicono che se perderà al ballottaggio farà ricorso bloccando la città».

3. «Diciamo no alla base militare a Coltano, no al Cisam, no nel Parco e no a nuovo consumo di suolo. Sulla Darsena Europa ho parlato molto chiaramente con il sindaco di Livorno. Abbiamo convenuto su una comune vigilanza sugli aspetti ambientali e una valutazione qualitativa e quantitativa preliminare dell’impatto sul litorale, servono risorse strutturali e permanenti di mitigazione dell’impatto. È un’opportunità di sviluppo, ma non deve danneggiare la costa pisana. Sull’aeroporto sono stato chiarissimo: il Galilei è lo scalo principale della Toscana, deve tornare strategico nel piano Enac e gli investimenti e i lavori già previsti per il potenziamento del terminal non devono essere subordinati alla vicenda di Peretola. L’ho detto anche al presidente Giani in un nostro confronto e poco dopo sono iniziati i lavori. A questo va accompagnato il raddoppio ferroviario per una linea veloce verso Firenze».

4. «L’emergenza abitativa, un buon sindaco non accetta che ci siano famiglie e bambini senza casa. Lo faremo con una ricognizione del patrimonio pubblico in disuso. Lo sviluppo, con un assessorato ad hoc per attrarre investimenti e fondi europei, sostenere le startup e le imprese, in stretto collegamento con l’innovazione su cui Pisa può contare grazie a università, centri di ricerca e polo tecnologico. La lotta all’emergenza climatica, con piantumazione di nuovi alberi, sistemi di recupero delle acque, un nuovo modello di mobilità fatto di più mezzi pubblici sostenibili, con circolari concentriche, più corse e ciclabili. Il nostro programma è aperto e da queste ultime settimane di confronti nei quartieri abbiamo sviluppato due impegni ulteriori: lavoreremo a rendere gratis per le famiglie dal reddito medio-basso le mense in asili e scuole comunali ed erogheremo ai nuovi negozi nei quartieri periferici contributi economici per sostenere eventuali ristrutturazioni e l’avvio di attività».

5. «Istituiremo un assessorato a partecipazione e sicurezze, volutamente al plurale, itinerante nei quartieri. Non starà a Palazzo Gambacorti, così da mantenere sempre attivo il confronto con la città. Uniremo politiche abitative e sociali, turismo e cultura, impiantistica e politiche sportive. Ho dei nomi in testa, donne e uomini di grande competenza».

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