Pisa, Ciccio Auletta vuole il colpaccio elettorale: «Noi, unica vera alternativa a centrodestra e centrosinistra»
Ufficializzata la candidatura a sindaco: «Rappresentiamo un laboratorio e una proposta politica per una stagione di vero cambiamento nella nostra città che dia una risposta collettiva alla crisi democratica, economica, sociale, ambientale e climatica»
PISA. «Siamo un progetto politico autentico, alternativo al centrodestra e al centrosinistra, pronto a battersi per arrivare al ballottaggio forte di una continuità e di competenze maturate all’opposizione in consiglio comunale». Di fronte a Logge di Banchi e davanti a Palazzo Gambacorti, spinge sull’acceleratore Ciccio Auletta sostenuto da una coalizione che si amplia a sostegno della sua candidatura a sindaco. Saranno infatti le liste di Una città in comune e Unione Popolare (promossa da Rifondazione Comunista e Potere al Popolo), ognuna con il proprio simbolo, «a rilanciare alle prossime elezioni comunali – dice Auletta – un laboratorio e una proposta politica per una stagione di vero cambiamento nella nostra città che dia una risposta collettiva alla crisi democratica, economica, sociale, ambientale e climatica».
«Il nostro primo obiettivo – insiste il candidato della sinistra radicale – è battere il sindaco Conti e l’alleanza che lo sostiene. Un obiettivo necessario, visto il quadro nazionale con il governo reazionario e anti-popolare di Meloni. Un risultato irraggiungibile con lo spauracchio del cosiddetto “voto utile” agitato continuamente in tutti questi anni dal centrosinistra con il risultato di aggravare l’astensionismo. Per vincere serve una proposta politica credibile e radicata nelle battaglie quotidiane, sul territorio, nei quartieri e nei luoghi di lavoro».
«La nostra proposta per Pisa deriva da un lavoro fatto in questi anni nel palazzo comunale e fuori che ha portato risultati di trasparenza e sviluppato competenze riconosciute anche dentro l’amministrazione, da sottoporre al confronto con i cittadini come tratto caratterizzante», interviene Tiziana Nadalutti di Una città in comune.
Ci sono poi alcuni temi cardine della battaglia politica. «Vogliamo un’amministrazione che non sottrae 190 milioni di euro alla spesa sociale, come vogliono fare centrosinistra e centrodestra, per costruire una nuova base militare a Coltano o altrove, ma che investe queste e altre risorse nelle priorità sociali e ambientali della città», sotto linea Federico Oliveri, già candidato alle scorse politiche con Unione Popolare.
«Una città che ferma grandi opere costose e dannose, come la tangenziale Nord-Est, la Darsena Europa e la nuova pista di Peretola, e le operazioni speculative contenute nel Piano Strutturale Pisa-Cascina per diventare un’avanguardia nel contrasto alla crisi climatica – riprende Auletta –. Una Pisa che investe nel trasporto pubblico di qualità e nella mobilità dolce, in spazi pubblici aperti e verdi, nelle energie rinnovabili e nella strategia “rifiuti zero”, nel Parco di San Rossore riconosciuto come grande risorsa e non come problema. Per noi è prioritario rilanciare una gestione pubblica dei beni comuni, a partire dall’applicazione del referendum sull’acqua contrastando il progetto di Multiutility regionale».
Quella che si presenta agli elettori pisani è «una coalizione che fonda la sua azione e proposta sul contrasto alle diseguaglianze e alle nuove povertà acuite dalla crisi potenziando i servizi pubblici, reinternalizzando rapidamente quelli privatizzati con i sistemi degli appalti e dei subappalti, promuovendo il lavoro sicuro e adeguatamente retribuito per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, garantendo il diritto all’abitare e il diritto alla salute – dice Stefano Teotino, altro candidato alle politiche di nUnione Popolare –. Con noi Pisa sarà un laboratorio per la giustizia fiscale che attua una tassazione progressiva, contrasta l’evasione e l’elusione, recupera il patrimonio pubblico non utilizzato, colpisce la grande rendita immobiliare, rimette al centro le periferie dimenticate e coloro che ci vivono ricoinvolgendoli nella partecipazione attiva nella vita della città».
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