I ladri irrompono da Gelocentro a Pisa: «Danni per più di 5mila euro»
Sono entrati da una porta del magazzino. La titolare: «L’ultimo colpo 25 anni fa»
PISA. L’ultimo furto lo avevano subito addirittura 25 anni fa. La telefonata da parte delle forze dell’ordine è arrivata nella notte tra ieri e domenica. E il colpo è di quelli che fanno male. Perché i danni causati dai ladri sono ingenti e costringeranno i titolari a tirare fuori parecchi soldi. Gelocentro – attività specializzata nel commercio di prodotti surgelati e alimentari –, a Ospedaletto, finisce nel mirino del malviventi. Hanno forzato la porta d’ingresso al magazzino, quindi hanno scassinato altre due porte fino ad arrivare al negozio.
Le immagini delle videocamere di sorveglianza hanno ripreso una sola persona in azione. Un’altra – con ogni probabilità – era fuori a fare il palo. Dopo aver rovistato nella cassa se ne sono andati lasciando alle loro spalle la devastazione. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha effettuato un sopralluogo alla ricerca di tracce utili per dare un volto e un nome agli autori del blitz.
«Tra le porte rotte, i danni agli arredi e altri oggetti che sono stati portati via – dice Patrizia Perroni, la titolare – siamo attorno ai 5mila euro. Una bella botta per noi, dalla quale dobbiamo rialzarci in fretta. E lo faremo». I ladri hanno sfruttato il buio per agire lontano da occhi indiscreti e hanno fatto tutto in pochi minuti.
«Appena sono entrati dalla porta del magazzino – continua Perroni – è partito l’allarme, e da quel momento hanno portato a termine il colpo in meno di 15 minuti».
All’arrivo della polizia i malviventi erano già fuggiti. «Siamo dispiaciuti – dice ancora Patrizia Perroni –, perché è una brutta sensazione quando persone estranee entrano nell’attività e mettono tutto a soqquadro. Ci si sente violati, e affiora la paura che possano tornare a colpire di nuovo. Fortunatamente l’allarme li ha messi in fuga, ma sono riusciti comunque a creare disordini e danneggiamenti. Spese che graveranno sul bilancio aziendale».
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