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Pisa, il maxi piano per evitare l’erosione del litorale: due chilometri e mezzo di tubi. I dettagli del progetto

di Valentina Landucci
Pisa, il maxi piano per evitare l’erosione del litorale: due chilometri e mezzo di tubi. I dettagli del progetto

Nel progetto della Darsena Europa anche un sabbiodotto a Calambrone come opera compensativa permanente

11 gennaio 2023
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CALAMBRONE. Da una parte le preoccupazioni degli operatori economici del Litorale pisano, al fianco dei quali c’è anche l’amministrazione comunale, relative all’effetto della Darsena Europa sull’erosione della costa. Dall’altra gli studi fino ad ora condotti che non evidenziano particolari rischi per le spiagge dove i pisani, ma anche tanti livornesi, trascorrono le vacanze.

In mezzo un sabbiodotto. Oltre due chilometri di condotta che porterà la sabbia dalla foce dello Scolmatore fino a Tirrenia.

È “l’opera compensativa” inserita nel maxi progetto per la Darsena Europa a Livorno in considerazione degli effetti “significativi ma compensabili” – per dirla con le parole dei progettisti – delle opere foranee previste per la darsena: arriverà meno sabbia lungo un tratto di almeno tre chilometri e mezzo a Nord della foce dello Scolmatore, si legge nella documentazione progettuale, che proprio per questo prevede il sabbiodotto. Non solo. L’opera – si legge nelle carte – vuole andare a risolvere anche problematiche preesistenti. E cioè «l’erosione del litorale di Marina di Pisa e dei fondali antistati la foce dell’Arno, con progressione del fenomeno verso Tirrenia» riferiscono i progettisti. Che aggiungono tra le criticità da sempre presenti anche l’ interrimento della foce dello Scolmatore – causa della scarsa operatività della foce – e quello della darsena Toscana, come conseguenza dell’apertura verso lo Scolmatore e il Canale dei Navicelli, apertura che «si rende necessaria per far transitare le imbarcazioni provenienti dai cantieri pisani, stante l’impossibilità di navigare attraverso la foce dello Scolmatore».

Dunque sabbiodotto sia (almeno sulla carta) con lo scopo «al di là della soluzione tecnica per la movimentazione dei sedimenti – si legge nella relazione che accompagna il progetto – di individuare e fissare una strategia di manutenzione da attuare secondo modalità e intervalli temporali prestabiliti, eventualmente aggiornabili in funzione degli esiti del monitoraggio della foce e del litorale».

L’opera

La tubazione sarà interrata e collegherà «l’armatura di foce dello Scolmatore al limite meridionale dell’abitato di Tirrenia, coprendo una distanza di circa 2.5 chilometri» spiegano i progettisti. Che aggiungono: «Lo sviluppo del sabbiodotto va a coprire il principale tratto di litorale potenzialmente interessato dagli squilibri legati alla modificazione della dinamica litoranea determinati dalle nuove opere foranee in relazione agli esiti degli studi sinora condotti, tali squilibri sono contenuti entro circa 3,5 chilometri dalla foce dello Scolmatore». Come detto, insomma, l’opera potrà compensare l’effetto erosivo legato alla realizzazione della nuova darsena livornese. «Installazioni simili sono già state realizzate, anche su progettazione degli scriventi – aggiungono i progettisti – e permettono di accelerare la realizzazione degli interventi e minimizzare l’impatto dei lavori sulle spiagge interessate dal passaggio della tubazione».Lungo i 2 chilometri e mezzo di tubatura «ci saranno poi uno o due punti di scarico della miscela» e in questo modo la sabbia trasportata potrà «refluire nelle aree che dimostreranno le maggiori criticità». Il sabbiodotto “correrà” sotto sdraio e ombrelloni a una profondità di 1,5 metri su un tracciato che «si collocherà tra la linea di riva e le prime infrastrutture fisse, in modo da evitare interferenze con queste ultime e minimizzare il rischio di scalzamento del tubo stesso».

Materiali e tempi

La sabbia che si accumula alla foce dello Scolmatore e che sarà a questo punto ridistribuita lungo la costa, in relazione all’esito delle campagne di campionamento più recenti del 2011 e 2017 è risultata adeguata all’utilizzo per il ripascimento del litorale pisano. Resta il tema del “quando” realizzare l’intervento per non interferire con la stagione balneare e le attività commerciali del litorale. L’indicazione è quella di andare alla posa della tubazione nel periodo autunno-inverno.

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