Il Tirreno

Pisa

L’iniziativa

Pisa 2050 pensata dai cittadini: «Diteci le esigenze dei quartieri»

di Francesco Loi
Pisa 2050 pensata dai cittadini: «Diteci le esigenze dei quartieri»

In un avviso pubblico del Comune le modalità per poter partecipare

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PISA. Quella che sarà la Pisa del 2050 la decideranno (anche) i cittadini. Soggetti pubblici, privati, associazioni saranno chiamati a presentare proposte e progetti. Nei prossimi giorni verrà pubblicato dal Comune di Pisa un avviso pubblico con tutte le modalità per partecipare. «Una svolta epocale, la città del futuro costruita dal basso», dicono il sindaco Michele Conti e l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli.

La cornice di tutto è il piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina per lo sviluppo “concordato” dei due territori: indica regole, principi e obiettivi. Il piano è già stato adottato dal consiglio comunale e le controdeduzioni alle osservazioni al piano sono state approvate sia dal consiglio comunale di Pisa che da quello di Cascina. Dunque, si procede verso l’approvazione definitiva.

A Pisa, intanto, si avviano le procedure del nuovo Piano operativo, ovvero lo strumento che prenderà il posto dell’attuale regolamento urbanistico comunale. Il Piano operativo, in altre parole, dirà cosa poter fare e cosa sarà fatto in ogni zona (suddivise tecnicamente in Utoe), quartiere per quartiere, sempre all’interno di quanto previsto dal Piano strutturale. «La novità è finalmente un piano operativo che cresce dal basso, secondo le indicazioni dei cittadini – dice Dringoli –. Una città si deve sviluppare secondo quanto richiesto da chi la abita o vi svolge attività professionali e imprenditoriali. Da troppi anni si procede solo per varianti urbanistiche e questo purtroppo si è tradotto in una città priva di una sua fisionomia, senza spazi di aggregazione ed elementi di ricucitura urbana».

All’avviso pubblico sarà allegato un vademecum che riassume cosa prevede il Piano intercomunale zona per zona. «All’interno di questa cornice – dicono gli uffici dell’urbanistica – si potranno mettere in evidenza le esigenze dei cittadini, ad esempio la carenza di parcheggi o di aree verdi. In questo modo si sollecita la popolazione a contribuire a una progettualità utile e finalizzata a soddisfare necessità collettive».


 

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