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Le candidature

Collegio uninominale Camera, una super sfida tra big pisani

Francesco Loi
Collegio uninominale  Camera, una super sfida tra big pisani

Centrodestra: in corsa Ziello o Latrofa. Centrosinistra: possibile sorpresa

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PISA. Prima le alleanze, poi i complicati intrecci delle candidature e solo alla fine lo scacchiere sarà completo. Dopo Ferragosto, tra una scadenza e l’altra. Ma quella che si prospetta nel collegio uninominale per la Camera, corrispondente alla provincia di Pisa più Fucecchio, è già una partita che scalda gli animi. Su un fronte e sull’altro. Perché avrà conseguenze dirette ovviamente sul deputato espresso dal territorio, ma anche un non banale riflesso sulle elezioni comunali a Pisa della prossima primavera.

La sfida si annuncia tutta pisana, senza candidati catapultati. Se nel centrosinistra la corsa è apertissima (dipenderà in sostanza da accordi e ripartizioni decisi dal livello nazionale, anche alla luce dell’intesa tra Pd e Azione/+Europa), anche nel centrodestra non c’è ancora niente di scontato. Sulla carte, il candidato avrebbe dovuto essere, e magari lo sarà, Edoardo Ziello. Il deputato uscente, commissario della Lega pisana, nel 2018 s’impose a sorpresa con un risultato decisamente sopra le aspettative sfruttando il vento favorevole del Carroccio.

Per la sua conferma però occorre fare i conti con le aspettative di Fratelli d’Italia, spinti nel frattempo da quei numeri e da quei sondaggi che nel 2018 erano tutti dalla parte leghista. In prima battuta era uscito il nome di Diego Petrucci, consigliere regionale, assai ascoltato a Roma. Ma la sua intenzione sarebbe quella di restare nel suo ruolo a Firenze. Mentre il partito vorrebbe puntare su Raffaele Latrofa, assessore comunale a Pisa con delega ai lavori pubblici, che è anche responsabile regionale del dipartimento rigenerazione urbana e grandi infrastrutture di Fratelli d’Italia Toscana.

Dunque, ipotesi di sfida tra uno dei più ascoltati esponenti della Lega dal sindaco Michele Conti e uno degli assessori di punta della giunta. Per chi resta fuori c’è il listino del plurinominale.

Scelte da fare anche nel centrosinistra, considerato anche il potenziale rivale. Nel collegio uninominale dovrebbe esserci uno dei cinque candidabili usciti dalla direzione provinciale. In prima fila Ylenia Zambito, lettiana di ferro, già assessora comunale e attuale responsabile infrastrutture della segreteria regionale del Pd.

Ma non deve essere dimenticato il deputato uscente Stefano Ceccanti, costituzionalista. Meno possibilità per gli altri candidabili: la deputata uscente Lucia Ciampi, già sindaca di Calcinaia; il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni; la sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini.

Potrebbe cambiare tutto l’eventuale candidatura di Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale. Il suo nome non è uscito dalla direzione provinciale, ma potrebbe essere fatto direttamente dalla segretaria regionale Simona Bonafè e soprattutto da Enrico Letta che gli potrebbe concedere una deroga per poterlo schierare. Lo scenario è in movimento, l’ipotesi Mazzeo per ora resta tale, ma sullo sfondo c’è se Letta dovesse scegliere un’altra strategia per conquistare uno dei collegi a cui tiene di più trattandosi del suo territorio.

Anche in questo caso per chi non viene scelto c’è un posto (il primo o il secondo) nel listino del collegio plurinominale.

Comunque sarà un testa a testa all’ultimo voto, così dicono i sondaggi e le previsioni, con vista sulle elezioni comunali. Chi vince ripartirà di slancio, mentre nel campo avverso saranno necessarie profonde riflessioni.

E al Senato? Nel centrosinistra, nel plurinominale (Pisa e Livorno), avanza l’ipotesi del ministro Roberto Speranza. Esponente di LeU che alle regionali, attraverso la formazione Sinistra Civica Ecologista, ha raccolto ottimi numeri.l


 

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