La moschea di Pisa sarà pronta entro due anni
A breve i primi interventi nell’area necessari per partire con i lavori veri e propri: lavori affidati a una ditta pisana
PISA. Quello che è stato firmato un anno fa ora inizia a prendere forma. Attorno al perimetro dell’area che ospiterà la moschea a Porta a Lucca da tempo è stata sistemata la rete color arancione che delimita la prossima zona del cantiere.
Ora è apparso anche il cartello con i riferimenti autorizzati con l’indicazione di proprietà, direzione dei lavori e ditta che eseguirà l’opera. Il committente è l’associazione culturale islamica.
Le polemiche sono state silenziate con le sentenze del Tar tra rispetto della Costituzione e diritto a professare il proprio credo religioso. Entro un anno (dal 15 giugno 2021) l’avvio dei lavori ed entro tre anni la conclusione dell’edificio di culto per la comunità islamica.
Il limite massimo è l’estate 2024, ma tutto dipenderà dalla velocità dei lavori che sono stati appaltati a una ditta pisana.
Tutti i tasselli tecnici e professionali sono al loro posto e dopo la cantierabilità dell’area inizieranno i sondaggi con l’arrivo di ruspe e betoniere.
La struttura religiosa, con annesso centro culturale islamico, sorgerà nell’area di Porta a Lucca, tra via Chiarugi e via del Brennero, su un’area a forma triangolare di proprietà dell’associazione culturale islamica pisana (i terreni sono stati acquistati oltre 16 anni fa per circa 115. 000 euro) che ha promosso anche una raccolta fondi per cercare di ottenere almeno una parte delle risorse necessarie (circa tre milioni di euro) ad inaugurare il cantiere.
Il progetto prevede un investimento di 2,8 milioni di euro a carico della comunità musulmana cittadina.
Il desiderio di avere un luogo per i musulmani adibito al culto ha mosso i suoi primi passi nell’ormai lontano 2007 e dopo 15 anni non ci sono ostacoli alla realizzazione della moschea.
«Dopo tanto tempo arriva una svolta positiva al lungo iter burocratico e non – commentò con il Tirreno l’imam di Pisa Mohammad Khalil – . Anche la comunità islamica avrà finalmente un luogo adeguato per svolgere le attività religiose».