L'Università di Pisa contro il professor Strumia: aveva detto che "la fisica non è fatta per le donne".
Il rettore ha aperto un procedimento etico nei confronti del ricercatore. In una conferenza aveva sostenuto che la vera discriminazione è ai danni degli uomini. Anche la direttrice del Cern, Fabiola Giannotti, condanna il collega
PISA. "La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, non si entra per invito": questa una delle frasi contenute nella presentazione fatta da Alessandro Strumia, fisico e docente dell'università di Pisa, ad un workshop organizzato dal Cern a Ginevra lo scorso venerdì 28 settembre. Affermazioni ritenute "altamente offensive" dal Centro di ricerca, che oggi lo ha sospeso con effetto immediato da tutte le attività, nell'attesa che si concluda l'indagine sull'accaduto, come spiega in un comunicato. E anche il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, ha annunciato di aver aperto un procedimento etico nei confronti del ricercatore e docente. sttor
Partecipando a una conferenza su "Fisica delle alte energie e gender" durante la quale veniva affrontata la questione della discriminazione ai danni delle donne nella fisica e più in generale nell’area STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), Strumia aveva suscitato scandalo sostenendo che fisica non è fatta per le donne, e che la vera descriminazione, se esiste, è a danno degli uomini. Una tesi sostenuta con il supporto di 26 diapositive.
Strumia è un fisico dell’Università di Pisa con un ufficio al Cern di Ginevra dove collabora regolarmente. «La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini - ha detto Strumia nella conferenza di venerdì scorso - l’ingresso non è su invito». Di fronte a una platea di giovani ricercatrici attonite, Strumia ha usato slide e formule matematiche, grafici e tabelle per sostenere tra l’altro che gli uomini si interessano di più alle cose e le donne alle persone, e per questo i primi sono più rappresentati nelle professioni a sfondo scientifico e le seconde in quelle umanistiche, dove il confine vero/falso giusto/sbagliato è più sfumato.
Il Cern ha fatto sapere di considerare, al pari di molti membri della comunità, "la presentazione, con i suoi attacchi, inaccettabile in ogni contesto professionale e contraria al Codice di condotta del Centro di Ginevra, che perciò ha rimosso le slide dal suo archivio online". La diversità, conclude il comunicato, è uno "dei valori principali del Cern, che è impegnato a promuovere diversità e uguaglianza a tutti i livelli".
Numerosi i commenti e le critiche contro Strumia pubblicate su Twitter da ricercatori e ricercatrici, nonché dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che ha detto di condividere le dichiarazioni del Cern.
Anche la direttrice del Cern di Ginevra, Fabiola Giannotti, in un comunicato, ha espresso una ferma condanna del collega.
Oggi, lunedì 1° ottobre, il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, dopo aver preso visione delle 26 slides cui seguivano numerose denunce di violazione dei valori fondamentali della comunità universitaria, ritenendo queste ultime fondate, ha provveduto all’apertura del procedimento etico nei confronti di Strumia, trasmettendo tutta la documentazione alla Commissione etica dell’Ateneo. La Commissione procederà ad esaminare il comportamento tenuto, valutando se del caso di investire anche il Collegio di disciplina per verificare eventuali ulteriori violazioni delle norme che devono guidare la condotta dei professori universitari.
Anche l''Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) sta valutando se adottare provvedimenti contro Strumia. "Non condivido nulla di quello che ha detto - commenta Fernando Ferroni, presidente dell'Infn - e tra l'altro offende anche una commissione di concorso del nostro istituto". Strumia infatti, per dimostrare come nel mondo della fisica vadano avanti le donne, anche se con meno meriti degli uomini, aveva portato ad esempio il fatto di non essere stato selezionato dall'Infn per una posizione per cui erano state scelte due ricercatrici con meno citazioni di lui. La vicenda, prosegue Ferroni, è stata sottoposta "al nostro collegio di disciplina e ai nostri controllori del codice etico. Una volta che ci daranno la loro valutazione - conclude - prenderemo dei provvedimenti nei riguardi di Strumia, che non è un nostro dipendente ma collabora con noi, e trasmetteremo le nostre considerazioni all'università di Pisa".