Il Tirreno

Pisa

Il museo di Calci ora si può visitare attraverso il pc

di Sharon Braithwaite
Il museo di Calci ora si può visitare attraverso il pc

Un giro virtuale, grazie a un accordo con Google alla struttura di Storia Naturale dell’Università di Pisa

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CALCI. La galleria ideata alla fine del Cinquecento da Ferdinando I de Medici, che oggi mostra oltre quattrocento anni di storia della ricerca scientifico-naturalistica dell'Ateneo pisano, è visitabile su Google. Da pochi giorni è possibile entrare virtualmente, tramite il proprio pc o dispositivo mobile, nel Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa. Il complesso monumentale ospitato all'interno della Certosa di Calci, è il primo della provincia ad essere mappato dal motore di ricerca californiano. L'idea di realizzare questo progetto è nata durante corso di Sistemi Interattivi di Tommaso Tozzi, all’Accademia di Pisa Alma Artis, insieme a Maurizio Lucchini, docente di ente di applicazioni digitali per le arti visive all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro e alla fotografa certificata Google, Sonia Golemme. Basta cercare il museo universitario sul motore di ricerca più usato al mondo e accanto ai dettagli forniti da Google, è possibile visualizzare le immagini scattate dagli utenti e - ed è questa la grande novità - visitare gli interni a 360°: un'esperienza immersiva nelle sale dedicate ai dinosauri, al mare e ai minerali, ma anche nella galleria storica tra gli invertebrati, i pesci, gli anfibi, gli uccelli fino ai mammiferi e ai cetacei. Molto di più di un assaggio del percorso espositivo che il visitatore può ammirare recandosi di persona a Calci: si può camminare, seduti sul divano di casa, nelle storiche gallerie grazie alla tecnologia di Google Street View. «È possibile visitare le sale accedendo a Google e cliccando sui numeri sulla destra: una visita multimediale e sensoriale come se ci si trovasse sul posto - spiega Golemme -. Google sta mappando tutti i musei del mondo, utilizzando immagini ad alta definizione. Il prossimo passo sarà inserire questo tour virtuale nel database di Google: abbiamo fatto una richiesta ufficiale».

A breve il museo calcesano potrebbe comparire su https://www.google.com/culturalinstitute/, accanto a eccellenze mondiali come i musei di scienze naturali di Barcellona, Venezia, San Paolo (Brasile), New York, Sidney e Tokyo. Un'ottima occasione per attirare più visitatori. «Il tour è visibile anche attraverso i Google cardboard: indossando il visore, l'esperienza è ancora più coinvolgente - aggiunge Golemme -. Gli studenti dell'accademia pisana hanno scelto di svolgere questo lavoro proprio nel museo di Calci, per mantenere viva l'attenzione su complesso certosino, dopo la campagna dei luoghi del cuore del Fai. Scopo dei seminari che ho condotto è far familiarizzare gli studenti con nuove modalità di fruizione dell'arte. Ai ragazzi ho insegnato l'utilità di questo processo e come fare le panografie (fotografie panoramiche). Nei prossimi mesi sarà introdotta un'altra funzionalità nel virtual tour: ci saranno dei segnaposto in alcuni punti, per fornire all'utente delle informazioni aggiuntive». Entusiasta dell'iniziativa Roberto Barbuti: «questo progetto porterà sicuramente lustro al nostro museo», commenta il direttore.

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