Il Tirreno

Pisa

Paludi, crolli ed escrementi nel cimitero

di Sharon Braithwaite
Paludi, crolli ed escrementi nel cimitero

La struttura comunale in stato di degrado Proteste dei cittadini, sopralluogo dei tecnici

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SAN GIULIANO TERME. Il cimitero comunale di Arena Metato versa in uno stato di evidente degrado e carente conservazione. Diverse tombe sprofondano quando piove un po’ più del solito, come nella giornata di giovedì 2, quando la signora Puccetti si è recata al camposanto per visitare suo marito Giovanni Bugliaro. «C’era un lago di acqua che mi impediva di accedere alla tomba del mio compianto marito, situata nel campo a sinistra dell’ingresso. È morto più di un anno fa dopo una lunga malattia - dice la signora Puccetti -. Appena piove tanto alcune zone di questo cimitero sono inagibili. È una situazione inaccettabile che riguarda diverse famiglie. Abbiamo pensato di raccogliere delle firme in segno di protesta. Chiediamo più attenzione da parte dell’amministrazione, più rispetto per i defunti, più decoro, considerando quanto paghiamo»-

Quello degli allagamenti non è l’unico problema della struttura. Sono diverse le lapidi di marmo in pendenza e risucchiate dal terreno, molti i muri consumati dalle intemperie, ammuffiti e con l’intonaco ormai sbriciolato. Un locale adiacente all’ingresso, dove sono collocate diverse tombe, è inagibile da più di un anno a causa del soffitto pericolante. Sulla copertura c’è un buco di discrete dimensioni con profonde crepe. I parenti e gli amici di coloro che sono sepolti qui possono “salutare” solo da lontano i propri cari. In un’altra area vivono alcuni piccioni che hanno ricoperto le lapidi di escrementi: uno scenario agghiacciante, per chi visita questi luoghi di preghiera col cuore gonfio di dolore.

«Credo che questo cimitero sia stato progettato male. Non è possibile che ad ogni pioggia si debba vedere questo scempio - aggiunge Puccetti -. Alla perdita incolmabile dei nostri cari si aggiunge la scarsa manutenzione del camposanto. Un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti. Due giorni fa ho fatto un sopralluogo con un geologo del Comune e l’assessore Mauro Becuzzi, dopo aver segnalato il problema degli allagamenti per l’ennesima volta agli uffici competenti. Il tecnico mi ha detto che c’è un problema di drenaggio del terreno. Spero che l’amministrazione faccia qualcosa al più presto».

Il camposanto della frazione sangiulianese è più volte balzato agli onori della cronaca per episodi di degrado e furti. L’ultimo risale al novembre 2015, quando ignoti buttarono giù il cancello principale e si introdussero nell’ufficio del custode: rubarono qualche attrezzo da lavoro e l’Ape Piaggio di servizio. Numerosi negli anni i furti di rame: la struttura è ormai priva di grondaie ed a pagarne le spese sono le facciate dei muri. Non sono mancati neanche furti di vasi di rame e di ottone: sulle tombe fiori e piante sono riposti esclusivamente in vasi di plastica. La parte del cimitero più nuova è quella appartenente alla Pubblica Assistenza, che due anni fa realizzò a proprie spese 80 loculi per soci e familiari.

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