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Maturità, tutti in coda per la lucertola "magica" - Video

Maturità, tutti in coda per la lucertola "magica"  - Video

Pisa: migliaia di studenti già invadono Piazza dei Miracoli per il rito dei cento giorni dall'esame

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PISA. Toccane una, ma no, toccale entrambe. Tirale un bacio, no una carezza. Toccala su, toccala giù, toccatela tutti la lucertola dalla coda biforcuta sulla porta del Duomo, avrete la maturità che volete. Per quelli che ce l’hanno fatta, non è mai stata la fortuna ma la fatica a valere il premio di un desiderio esaudito.

I 100 giorni infatti sono sempre stati una prova di resistenza, una missione impossibile in cui lo spirito d’abnegazione di chi alla fine davanti al portone progettato dall’architetto fiorentino Raffaele Pagni riusciva ad arrivarci meritava l’opportunità di veder realizzato il sogno di un bel voto (quello immaginato appunto) alla fine degli studi da liceale.

VIDEO Il rito della lucetrtola

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La scommessa del “rito inutile” che anche stamani - lunedì 14 marzo - migliaia di studenti toscani faranno con Pisa sarà quella di mettersi in coda ancor prima di toccarla la coda della lucertola “magica” scolpita sulla porta della cattedrale. Anche perché da qualche anno ormai la Primaziale, per preservare l'antico animaletto dall'usura, transenna la porta piazzandoci davanti un vigilante. Carezza dopo carezza, il rilievo si stava consumando, e l’oro della figura scolorendo.

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Eppure negli anni Piazza dei Miracoli non ha mai smesso di fare da palcoscenico a un rituale collettivo che ogni anno coinvolge migliaia di giovani all’ultimo anno delle superiori. Per molti, anche soltanto percorrere il vialetto che conduce all’ingresso della cattedrale fino giungere a pochi passi dall’animaletto continua a costituire un gesto scaramantico sufficiente per poter ambire con maggiore fiducia al voto sperato. C’è chi invece improvvisa prove alternative, come zompettare su un piede per cento volte intorno al Battistero o cento volte baciare un compagno o una compagna.

Quasi tutti i ragazzi della costa, perfino i livornesi, oggi si ritroveranno sotto la Torre. C’è chi organizza il pellegrinaggio dei 100 giorni anche dalle province di Siena e Grosseto. I fiorentini, fedeli ad una rivalità secolare, loro no: loro snobbano Pisa e tradizionalmente si riversano sulle spiagge di Viareggio e Forte dei Marmi a scrivere il voto sognato sulla sabbia spargendoci intorno qualche pugno di sale.

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