La cattedrale si fa bella per la festa dei 950 anni

di Daniele Benvenuti
La cattedrale si fa bella per la festa dei 950 anni

Al via i cantieri di restauro per i dipinti della cupola e delle pareti in Duomo

24 novembre 2015
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PISA. La cattedrale si prepara alle celebrazioni del 2018, anno in cui si festeggeranno i 950 anni dalla sua consacrazione. Lo fa con un intervento di restauro dei dipinti della cupola e delle pareti, intervento che riporterà all’antico splendore soprattutto il ciclo pittorico dell’Assunzione della Vergine realizzato dal pisano Orazio Riminaldo nei primi decenni del 1600 e completato dopo la sua morte dal fratello Girolamo. In questi giorni è stato completato il montaggio del ponteggio che nei prossimi due anni permetterà ai restauratori di intervenire; la ditta che si è aggiudicata l’appalto è l’Agr Ponteggi Tubolari di Roma, la stessa che ha operato sia al Colosseo che a Castel Sant’Angelo.

A questo punto l’Opera della Primaziale (con i suoi direttori dell’intervento Carlo Giantomassi, Gianluigi Colalucci e Donatella Zari) provvederà ad un’analisi attenta dello stato di conservazione dei dipinti, mettendo poi a punto il capitolato di spesa per l’intervento.

Dai primi sopralluoghi sono emersi due aspetti molto particolari. Prima di tutto la tecnica usata da Riminaldi per l’Assunzione della Vergine. Non si tratta infatti di un affresco, ma di un dipinto a olio su muro: una tecnica molto rara che l’artista aveva scelto per dare più luminosità alla sua opera. Tecnica che inoltre consentiva una lavorazione con maggiore calma, come se si dipingesse su una tela.

I restauratori dovranno intervenire per togliere quella patina accumulata nel corso degli anni, anche se da un primo esame sembra che lo stato di conservazione sia buono. Verranno utilizzati in una prima fase pennelli molto morbidi e poi delle apposite spugnette. Saranno una trentina i tecnici specializzati all’opera, con il ponteggio che verrà spostato ben sette volte per consentire di intervenire su tutte le parti. Tutto questo entro la fine del 2017, in modo da essere pronti per le celebrazioni del 2018. Durante l’intervento sulla cupola la presenza del ponteggio renderà purtroppo invisibile ai visitatori il grande mosaico del Cristo Pantocratore con la Vergine e San Giovanni Evangelista (il cui volto è stato dipinto da Cimabue); a parziale “risarcimento”, un grande fondale che riproduce il mosaico che è stato calato sul ponteggio.

In occasione delle celebrazioni del 2018, tutta Piazza dei Miracoli dovrebbe essere libera dai ponteggi. A fine mese, intanto, scade l’ennesima proroga per i lavori alla facciata del Museo delle Sinopie. Stavolta potrebbe arrivare il via libera della Sovrintendenza alla conclusione dell’intervento e quindi alla rimozione delle impalcature. Nel caso che il 30 novembre il restauro sia ufficialmente concluso, ci saranno voluti 25 mesi, 13 in più di quelli previsti nell’ordinanza comunale che dette inizio all’intervento con la rimozione delle bancarelle.

C’è invece tempo fino alla fine del 2017 per ultimare il nuovo museo dell’Opera Primaziale, in piazza del Duomo, proprio di fronte alla Torre. Museo che prevede anche un esclusivo ristorante e forse anche un bar e che dovrà ospitare l’esposizione dei grandi pezzi scultorei provenienti dal Camposanto e dalla Cattedrale rimossi in questi anni per motivi conservativi e sostituiti in loco da copie. Ma anche riunire in un unico grande ambiente a piano terra tutte le sculture medioevali, evidenziare al primo piano gruppi preziosi come il Crocifisso Borgognone, il Grifo islamico e la Madonna d’avorio di Giovanni Pisano. Nel nuovo museo, in particolare, a piano terra la Porta di Bonanno accoglierà il visitatore che potrà ammirare in un grande ambiente tutti i pezzi scultore. I due portoni su piazza Arcivescovado saranno “aperti” da vetrate che permetteranno dall’esterno la visione delle opere. A questo punto resta solo da capire se nel 2018 sarà trovata una soluzione al palazzo ex Trovatelli che rischia, altrimenti, di essere l’unica ferita in una delle piazze più famose del mondo.

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