Ubriaco con la bici contro un camion: multato dai vigili
Ai ciclisti può essere imputata la guida in stato di ebbrezza perché possono interferire con la sicurezza in strada
SAN GIULIANO. O bevi o guidi? Non solo. O bevi o pedali. Non è andata secondo le aspettative la chiusura di un sinistro per l’incidente stradale che coinvolse tempo fa un residente di Orzignano di 32 anni. Con la sua bici elettrica aveva sbattuto sul retro di un camion parcheggiato davanti al Circolo Pd sulla via Di Vittorio, procurandosi una serie di ferite che avevano richiesto il ricovero ospedaliero.
L’elevato tasso alcolemico riscontrato in sede di ricovero aveva complicato ulteriormente le cose alla luce degli accertamenti eseguiti dalla Polizia Municipale. La bici era risultata infatti modificata nell’assetto per l’esclusione del sensore di pedalata che ne consentiva la marcia indipendentemente dal movimento dei pedali. Una condizione che ha assoggettato il mezzo alle normali direttive previste dal Codice della strada per i ciclomotori.
Per il malcapitato tra l’altro non provvisto di patente, oltre al sequestro del mezzo sono state applicate sanzioni amministrative per quasi 900 euro imputabili al mancato possesso della patente di guida: senza casco e senza copertura assicurativa del mezzo.
In bici in effetti si possono combinare dei grossi danni, così come a piedi. E che la guida in stato di ebbrezza possa essere imputata anche ai ciclisti lo conferma la recente sentenza 4893/2015 della Corte di Cassazione: dato che la legge è uguale per tutti, ai fini dell’integrazione della condotta illecita di cui all’articolo 186 del Codice della Strada, il numero di ruote (2 o 4) del veicolo guidato ovvero la presenza di un motore, non hanno alcuna rilevanza.
Ciò che conta è invece l’effettiva idoneità del mezzo ad “interferire con il regolare e sicuro andamento della circolazione stradale, con la conseguente creazione di un obiettivo e concreto pericolo per la sicurezza e l’integrità del pubblico degli utenti della strada”. Cosa che può predicarsi anche di una bicicletta, se condotta da persona brilla o ubriaca. Pertanto, la Polizia può sottoporre alla prova del palloncino anche i ciclisti, ai quali, in caso di esito positivo del test, si applicheranno le dovute sanzioni: amministrative o penali, a seconda del tasso alcolemico riscontrato.
Il Tirreno si è spesso occupato dei danni della guida in stato di ebbrezza anche da parte dei ciclisti, anche recentissimamente.
In quel caso, a Prato, un ciclista cinese è stato urtato da un'auto intorno alle 18. Sembrava gravissimo perché era rimasto immobile per terra, invece era ubriaco fradicio e dormiva. Traffico in tilt, lunghe file di auto e caos in strada.
Luciano Bartalini
Antonio Scuglia
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