Rubato un forziere con la pistola d’ordinanza di un vigilante
Sull'episodio - è il secondo colpo nel giro di pochi mesi - indagano i carabinieri di San Giuliano
ASCIANO. Non ci sono ancora sviluppi nelle indagini sul furto della piccola cassaforte smurata nel sottoscala in una abitazione in via del Tommasone, nella frazione di Asciano né del suo imbarazzante contenuto, la pistola di ordinanza che la guardia giurata, Federico Ruberti, riponeva con cura alla fine di ogni suo turno di servizio.
Il fatto segue la ferita inferta alcuni mesi fa da un precedente furto in una sorta di accanimento diabolico di difficile interpretazione.
«Mio figlio – afferma il padre Sergio – abita accanto a me e quella sera si era fermato a dormire da noi. Mi accorsi io la mattina dopo di quanto era successo entrando in casa sua dopo aver notato la porta stranamente aperta. I ladri erano entrati probabilmente nella notte forzato gli infissi di alluminio di una finestra dopo aver inutilmente tentato dal portone principale. All’interno tutto era sottosopra, dai mobili alla biancheria. Fortunatamente non tenevano in casa contanti e preziosi e nella cassaforte non c’era niente altro oltre l’arma».
Oltre duemila euro di danni stimati per i serramenti ma soprattutto la paura di potersi trovare di nuovo di fronte a una situazione analoga anche in futuro mentre il proprietario sta ricorrendo alle soluzioni più idonee per rendere più sicura e inaccessibile la sua abitazione. Nessuno ha visto o sentito nulla così come era successo nel caso dell’altra cassaforte smurata in una villetta nella strada a fondo chiuso di Passo Meceni e il furto è agli atti dei carabinieri di San Giuliano ai quali è stata presentata la denuncia.