Protesta a Sant'Ermete, bloccato il cavalcavia
Sit-in di un'ora degli attivisti del Comitato e traffico in tilt. "Mancanza di attenzione del Comune nei confronti delle periferie"
PISA. Il cavalcavia di Sant’Ermete bloccato dagli attivisti del Comitato omonimo, “sfiniti – dicono - dalle condizioni pericolose del cavalcavia e dalla mancanza di attenzione del Comune nei confronti delle periferie”. È accaduto nel pomeriggio di mercoledì 19. Una manifestazione non autorizzata durata poco più di un’ora, motivata, nelle parole di Andrea Giovannini, da due fattori scatenanti ben precisi: «Primo, è notizia dei giorni scorsi che la Sat darà 12 milioni di euro al Comune di Pisa, ma saranno tutti destinati al centro e all’università, mentre per il progetto per il rifacimento del cavalcavia, già approvato e messo a bilancio, a quanto pare non ci sono più le risorse. Secondo - ha proseguito Giovannini - oggi all’ora di pranzo un ragazzo è caduto dal motorino, sul cavalcavia, perché ha scansato un pedone. Questo ha fatto scattare la protesta».
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Il Comitato Sant’Ermete lamenta da anni, rispetto al cavalcavia, l’assenza di marciapiedi, di illuminazione, il dissesto della strada: «È un cavalcavia assassino», ha affermato Giovannini.
Il Comitato sarà ricevuto giovedì 20 in Prefettura dal vice prefetto vicario Valerio Massimo Romeo e da un assessore del Comune, e questo incontro urgente è il risultato incassato con la protesta. Giovedì 20 alle 16, come già in programma, il Comitato sarà in presidio sotto Palazzo Gambacorti, per annunciare la nascita del Coordinamento interquartieri popolari e per chiedere di entrare a far parte delle commissioni comunali dove vengono decisi i finanziamenti dei lavori pubblici.